Durante la dittatura di Pinochet in Cile un inoffensivo professore di matematica, Ramiro Orellana, viene improvvisamente arrestato e condotto da Santiago al confino. Lo scortano due beffardi agenti della polizia politica, i quali, alla sua ferma protesta di non aver commesso alcun crimine, oppongono un trattamento villanamente confidenziale, senza risparmio di epiteti e grossolane irrisioni. La destinazione è un'isola piovosa al largo della Patagonia. Vento pungente, piogge alluvionali, pozze grandi come laghi: è in questo paesaggio da dopostoria che sbarca il matematico Ramiro Orellana. Il regime l'ha spedito al confino per attività sindacale, ma le scalcinate autorità locali non sanno come regolarsi, e per non sbagliarsi lo trattano con brutalità.
SCHEDA FILM
Regia: Ricardo Larraín
Attori: Patricio Contreras - Ramiro Orellana, Gloria Laso - Maite, Alfonso Venegas - Delegato, Hector Noguera - Padre Patrizio, Sergio Schmied - Segratario, Anibal Reyna - Detective, Joaquin Velasco - Hernan, Elsa Poblete - Elsa, Sergio Madrid - Gutierrez, Sergio Hernández - Detective, Patricio Bunster - Don Ignazio, Aldo Bernales - Buzo
Soggetto: Ricardo Larraín, Jorge Goldenberg
Sceneggiatura: Ricardo Larraín, Jorge Goldenberg
Fotografia: Héctor Ríos
Musiche: Jaime De Aguirre
Montaggio: Claudio Martínez
Scenografia: Juan Carlos Castillo
Durata: 90
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: NORMALE A COLORI
Produzione: Eduardo Larrain per CINE XXI
Distribuzione: I.M.C. (1993) - POLYGRAM FILMED ENTERTAINMENT VIDEO
NOTE
ORSO D'ARGENTO AL FESTIVAL DI BERLINO 92. Produttori esecutivi: Ricardo Larrain e Eduardo Larrain. Costumi: Monserrat Catala.
CRITICA
"Di questo Riccardo Larrain, d'ora in poi, sentiremo riparlare. E' una promessa sicura." (Gian Luigi Rondi, Il Tempo).
"Narrativamente lineare è però denso di simbolismi al punto di far pensare a un'intensa metafora, attraverso la quale leggere le drammatiche lacerazioni vissute dal Cile negli anni recenti." (Segnalazioni cinematografiche).
"Se amate il risorgente cinema latinoamericano, non fatevelo sfuggire. Possibilmente in originale, vista la finezza e l'importanza dei dialoghi." (Fabio Ferzetti, Il Messaggero).
"Orso d'argento lo scorso anno, La Frontera di Riccardo Larrain è un bel film, nobile, forte e persino divertente, che la mancanza di star, di pubblicità, di attenzione massmediologica, di un "caso" o di un tema alla moda condannano a sparizione prematura." (Irene Bignardi, La Repubblica).
"Film popolato di personaggi fantastici che trova in Patricio Contraras, Gloria Laso, Hector Noguera e Alonso Venegas degli interpreti preziosi. Così come preziosa è stata la luce e il paesaggio quasi antartico, e la fotografia del ballo degli uomini la sera, al bar." (Victoria T. Palant, Rivista del Cinematografo gennaio 1994).