Joe Ross, impiegato presso una società d'affari, ha elaborato un 'procedimento' fortemente innovativo destinato a produrre utili in fortissima quantità. In trasferta all'isola di St.Estephe, conosce Susan, la segretaria da poco assunta, e Jimmy Dell, un uomo all'apparenza molto ricco ma anche dai modi misteriosi. Quando torna a New York, Joe ha l'impressione che il suo capo Klein voglia estrometterlo dalla realizzazione del 'procedimento' e così rifiuta di firmare una nuova lettera d'intenti. In cerca di un avvocato, si rivolge a Jimmy, che gli assicura di essere in grado di difenderlo. Ma da quel momento niente funziona più come dovrebbe. Jimmy si rivela un impostore, e allora Joe si rivolge all'agente McCune dell'FBI, conosciuta nell'isola. Viene predisposto un piano per incastrare Jimmy, che però non si presenta all'appuntamento. Anzi Joe, che doveva consegnargli il testo del 'procedimento', si ritrova in mano un libro con le pagine bianche. McCune non fa parte dell'FBI. Joe cerca allora rifugio presso Susan, innamorata di lui. Lei gli dice di volerlo aiutare a scagionarsi da ogni colpa di cui viene sospettato. Lui sta per riuscire a dimostrare che Jimmy non è una persona inventata, quando, su un traghetto con Susan, proprio Jimmy si presenta con l'intenzione di ucciderlo. C'è però presente lo sceriffo della contea, che spara e Jimmy cade a terra narcotizzato. Tutti erano d'accordo, Klein, McClune, Jimmy e Susan col piano preparato per incastrarlo. Ora Joe è libero, Susan gli chiede di aiutarla ma lui risponde no.
SCHEDA FILM
Regia: David Mamet
Attori: Ben Gazzara - Klein, Felicity Huffman - Mccune, Ricky Jay - George Lang, Steve Martin - Jimmy Dell, Rebecca Pidgeon - Susan Ricci, Campbell Scott - Joe Ross, Richard L. Freidman - Uomo D'Affari, Christopher Kaldor - Guardia Del Corpo Di Jimmy, Tony Mamet - Agente Levy Dell'Fbi
Soggetto: David Mamet
Sceneggiatura: David Mamet
Fotografia: Gabriel Beristáin
Musiche: Carter Burwell
Montaggio: Barbara Tulliver
Scenografia: Tim Galvin
Durata: 112
Colore: C
Genere: THRILLER
Produzione: JEAN DOUMANIAN
Distribuzione: CECCHI GORI
CRITICA
"Tra gli uomini di spettacolo Mamet è uno tra i più versatili e prolifici. Commediografo, sceneggiatore, regista, con 'La formula' sperimenta un 'giallo' che si rifà a Hitchcock per intrigo e meccanismi narrativi, per la casualità che coinvolge il protagonista in vicende più grandi di lui e per l'intreccio di mistero e avversità che lo sprofonda in un vicolo cieco. Partito benissimo, il film regge fino a metà corsa, poi cala di giri e si sfilaccia in un finale senza mordente". (Enzo Natta, 'Famiglia Cristiana', 28 febbraio 1999)
"'La formula' potrebbe anche essere l'analisi di un caso di paranoia se si scoprisse che tutti quei nemici fra loro collegati il protagonista se li inventa. Ma senza forzarne i significati accontentiamoci di avere un thrilling appassionante e accogliamo senz'altro Mamet fra i più interessanti nomi dello schieramento americano indipendente". (Tullio Kezich, 'Il Corriere della Sera', 30 gennaio 1999)
"Arrivato a trasformarsi da piccolo attore senza talento in uno dei maggiori drammaturghi della scena contemporanea, rappresentato frequentemente anche in Italia, finora Mamet era considerato un cineasta per hobby. Ma 'The Spanish Prisoner' è stato finalmente preso sul serio dalla critica del suo Paese, che l'ha elogiato all'unanimità. Ed è davvero un film dove la consueta materia del 'noir' si trasforma, in un sapiente dosaggio di indizi e allusioni, in qualcosa che tende ad assumere inquietanti significati esistenziali nell'ambito della psicologia del profondo. Accanto alla consueta esperta direzione degli attori in un perfetto concertato drammaturgico, Mamet esibisce un'abilità, ormai da cineasta e non più da uomo di teatro, nell'utilizzare la fotografia di Gabriel Beristain e la musica efficacissima di Carter Burwell. Nessun dubbio che sia un regista". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 1 febbraio 1999)