In Italia, nel luglio del 1944, un aereo da ricognizione americano viene abbattuto nei pressi di Firenze dalla contraerea tedesca e il pilota, il maggiore Peter Hawkins, si butta col paracadute. Dopo essersi travestito, Peter si rifugia nella trattoria "Alla forchetta" gestita da Rita dove si trova il laboratorio del professor Giuliano Fineschi, studioso di meteorologia, che sta preparando un razzo capace di trasformare l'umidità dell'aria in pioggia. Rita, portando il pranzo al professore, tocca inavvertitamente il propellente del razzo e provoca un'esplosione. Per questo motivo Rita, Giuliano e Peter, inseguiti dal capitano tedesco Hans Vogel, iniziano un'avventurosa fuga verso le linee americane e, per nascondersi saranno costretti a travestirsi da militari tedeschi. Il nemico però è sulle loro tracce e la linea alleata difficile da raggiungere...
SCHEDA FILM
Regia: Steno
Attori: Rita Pavone - Rita, Terence Hill - Prof. Giuliano Fineschi, Francis Blanche - Cap. Hans Vogel, Teddy Reno - Il sacerdote, Giampiero Littera - Michele, il cameriere, Aroldo Tieri - Maggiore Kurt von Braun, Jess Hahn - Maggiore Peter Hawkins, Michel Modo - Attendente di Vogel, Claudio Trionfi, Mimmo Poli
Soggetto: Pipolo , Castellano
Sceneggiatura: Castellano, Pipolo
Fotografia: Riccardo Pallottini, Sergio Martinelli - operatore, Carlo Tafani - assistente operatore
Musiche: Berto Pisano
Montaggio: Sergio Montanari
Scenografia: Alberto Boccianti
Arredamento: Claudio Cinini
Costumi: Milena Bonomo
Aiuto regia: Romano Scandariato
Altri titoli:
La grosse pagaille
Rita fugge... lui corre... egli scappa
The Crazy Kids of the War
Durata: 104
Colore: C
Genere: COMICO COMMEDIA
Specifiche tecniche: PANORAMICA, EASTMANCOLOR, WIDESCREEN
Produzione: EDMONDO AMATI PER FIDA CINEMATOGRAFICA (ROMA), LES PRODUCTIONS JACQUES ROITTELD (PARIS)
Distribuzione: FIDA
CRITICA
"L'umorismo nostrano ha preso la cattiva piega di vestirsi in divisa tedesca (...). L'idea di far ridere usando le SS alla fine diventa di cattivo gusto, soprattutto per coloro che i tedeschi ricordano con ben altro spirito in quelle famigerate divise. Il film (...) si avvale di ottimi caratteristi (...). Alcuni inserti di cineteca ci mostrano anche i defunti dittatori nei loro "storici" discorsi. Con poco più di fantasia si potrebbe fare dell'umorismo che non ci ricordasse tempi così funesti". (Vice, "Il Giorno", dicembre 1967).
"Pur non rivelando originalità nelle sue linee essenziali, il lavoro risulta garbato sotto il profilo della parodia ed accettabile sotto quello umoristico. Per la protagonista il film offre inoltre l'occasione per rievocare vecchi motivi musicali di successo." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 63, 1968)