Una damigella francese - Aimée - da poco uscita di collegio, nel 1774 viene rapita dai pirati durante un viaggio nel Mediterraneo e venduta ad Algeri a Abdul-Hamid, Sultano ottomano. Abdul è ormai assai anziano: ha il suo harem, diretto da una bella moglie (francese anch'essa), ma vuole che la nuova venuta, scelta dai suoi emissari, gli si dia solo per amore. Da prima Aimée resiste e si ribella, poi cede. Rimane incinta, ma la sua gelosa compatriota fa strangolare il bambino e allora essa si risolve a considerare come figlio Mahmud, orfano di un'altra moglie del Sultano, covando il sogno che un giorno egli erediti il potere in luogo di Mustafà, figlio della sua nemica. L'ascendente di Aimée è in crescita: abile ed energica, essa riesce anche ad interessare Abdul, un po' pigro e disincantato, a partire in guerra con i suoi soldati contro i Russi. Abdul riporta la vittoria, ma i malfidi militari lo uccidono, poichè essi vogliono Mustafà sul trono. Prende invece il potere Selim - un nipote del defunto - innamorato di Aimée, ma le cose si fanno per lui difficili, poichè egli non ha un harem e ama la francesina (che peraltro lo ricambia). I due finiscono in una cella insieme al piccolo Mahmud e Mustafà, salito al trono, fa strangolare il rivale. Selim si vendica e, pugnalato il nuovo Sultano, fa proclamare al suo posto Mahmud. Fino al 1817 - data della morte della favorita - questa domina sull'harem e di fatto sul potente Impero Ottomano, lottando contro superstizioni e leggi barbare e tessendo accordi con la sua Patria di origine per avere armi efficienti e modernizzare il Paese.
SCHEDA FILM
Regia: Jack Smight
Attori: F. Murray Abraham - Abdul Hamid, Glenn Scarpelli - Mustafa, James Michael Gregary - Selim, Maud Adams - Sineperver, Amber O'Shea - Aimee Dubucq De Rivery, Laurent Le Doyen - Sebastiani, Jonathan Vuille - Young Mahmud, Andrea Parisy - Marishah, Francesco Quinn - Adult Mahmud, Ron Dortch - Tulip
Soggetto: Michele Di Grecia - Romanzo
Sceneggiatura: Larry Just
Fotografia: Giorgio Tonti, Howard Wexler
Musiche: William Goldstein
Montaggio: Dennis Virkler
Scenografia: Allan H. Jones, Bryan Ryman
Costumi: Tami Mor, Rina Ramon
Effetti: Kevin Francis 'Boomer' McCarthy, Sandra McCarthy, Bob McKarthy
Altri titoli:
Intimate Power
La nuit du serail
Durata: 106
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: NORMALE
Tratto da: romanzo "Sultana - La Nuit du Serail" del Principe Michael (pseudonimo di Principe Michael di Grecia)
Produzione: ASCONA FILM
Distribuzione: FOX (1990)
CRITICA
"Intrighi, congiure, avvelenamenti, arazzi e sete, qualche guizzo d'amore stile 'Emmanuelle', un'atmosfera alla 'Dinasty' mediorientale, consumano inesorabilmente un film inservibile e piatto, le cui tematiche di fondo (islam e occidente, eros e tanathos) furono già meglio (ma non troppo) affrontate nell''Harem' di Roland Joffè con Nastassja Kinski e Ben Kingsley ai posti di comando. Qui è F. Murray Abrahm - Otello fisicamente perfetto ma, ahime!, sempre memore del fatale Salieri - ad interpretare il sultano e Maud Adams la favorita dai musulmani. L'onesto ma vacuo Jack Smight ('La battaglia del Midway') svogliatamente dirige." (Fabio Bo, 'Il Messaggero', 10 Aprile 1990)
"Sontuoso fotoromanzo dedicato alle trasformazioni politiche avvenute nell'impero ottomano nei primi due decenni del secolo scorso. Zelim e Mustafà si contendono il trono dopo la scomparsa del sultano Abdul. Sullo sfondo, le donne dell'harem e, soprattutto, la bella francesina Aimée Dubecq che, in patria, ritengono morta. Aimée ha avuto un figlio, ora è innamorata di Zelim ma non riesce a evitare che la guardia imperiale (i feroci giannizzeri) depongano il nuovo sultano, insediando Mustafà. Come saprà reagire la bella Aimée? Diretto con stile televisivo da Jack Smight, 'La favorita' non delude chi ama i bei costumi orientali e il ricco antiquariato arabo. Accanto al grande F. Murray Abraham, che muore all'inizio del secondo tempo, si segnala l'avvenente Amber O'Shea." (Antonella Ely, 'Il Giornale di Sicilia', 8 Aprile 1990)