A Natale l'eccentrico zio Drosselmeier, dopo aver regalato alla nipotina Clara un soldatino di legno con due grandi denti adatti per spaccare le noci, le racconta che questi, un tempo, era il giovane Hans, trasformato con un sortilegio dalla malvagia Toporegina in uno schiaccianoci per aver tentato, rompendo una noce, di sciogliere l'incantesimo che obbligava la principessa Perlipat ad essere una creatura ributtante. Durante la notte Clara, triste per il racconto, assiste al rianimarsi dei giocattoli ed alla guerra tra i soldatini di ferro guidati dal principe Schiaccianoci e gli accoliti del perfido Topore, figlio della Toporegina. Dopo la sconfitta del Topore, Clara, rimpicciolita grazie alla magia dello zio, penetra nel castello dei giocattoli: qui ritrova il Topore, che riesce finalmente ad annientare. Poi, nonostante le insistenze del soldatino Schiaccianoci e dei suoi amici giocattoli, Clara decide di tornare al suo mondo dove, la mattina dopo, ha la sorpresa di incontrare nella casa dello zio lo stesso giovane Hans della strana favola.
SCHEDA FILM
Regia: Paul Schibli
Attori: Daniela Gatti - La Regina, Alvise Battain - Drosselmeier, Francesco Bulckaen - Hans/Schiaccianoci, Fabio Calvari - Erik, Isa Di Marzio - Toporegina, Elettra Bisetti - Signora Stahlbaum, Sandro Pellegrini - Pantalone, Alina Moradei - Trudy, Stefanella Maramma - Marie, Georgia Lepore - Clara, Alessandra Korompai - Louise, Riccardo Garrone - Il Re, Massimo Foschi - Dottor Stahlbaum, Francesco Vairano - Topore, Manuela Cenciarelli - Fritz
Soggetto: E.T.A. Hoffmann
Sceneggiatura: Patricia Watson
Fotografia: Peter Moehrle
Musiche: Peter Illic Ciaikovski
Montaggio: Shivan Ramsaran, Chris Schouten
Durata: 81
Colore: C
Genere: ANIMAZIONE
Specifiche tecniche: NORMALE A COLORI
Tratto da: TRATTO DAL LIBRO "THE NUTCRACKER AND THE MOUSEKING"
Produzione: KEVIN GILLIS
Distribuzione: PENTA DISTRIBUZIONE (1991)
CRITICA
Il film è la versione animata della fiaba di Ernst Theodor Amadeus Hoffmann immortalata nel celebre balletto di Piotr Iljic Ciajkovskij che offre ampi squarci della sua musica come commento sonoro. I disegni animati, nell'insieme assai curati, non sempre riescono ad essere attraenti e gradevoli. Quanto alla sceneggiatura, essa pesca ampiamente nel racconto originale inserendovi alla fine la problematica della crescita della fanciulla nonchè un gioco tra passato e presente, tra realtà e fiaba che richiederebbe ben altro spessore. Adatto ad un pubblico di ogni età. (Segnalazioni Cinematografiche)