Nel 1848, dopo anni passati sotto il dominio messicano, lo Stato della California entra sotto la giurisdizione degli Stati Uniti d'America. Ci vorrà tempo prima che il risentimento, l'odio e la sensazione di essere territorio di conquista si cancellino dalle menti dei cittadini. Quando a San Bartolo un giovane americano scapestrato uccide un mandriano del luogo, lo sceriffo Jim Ellison, dopo averlo assicurato alla giustizia, decide di farlo processare secondo la legge americana. Il giudice arrivato sul luogo si trova di fronte a una strana situazione in cui il giovane sceriffo, che gira sempre disarmato, riesce a tenere sotto controllo la sua cittadina con la sola autorità e qualche pugno. Il processo si rivela un caso molto difficile. Mentre l'accusato sembra non dare peso alle imputazioni a suo carico, i suoi amici minacciano una rivolta se verrà condannato e i mandriani, d'altro canto, chiedono giustizia a gran voce. Il giudice e i giurati, dopo lunghe consultazioni, decidono di condannare il ragazzo a 25 anni di reclusione, ma di sospendere la condanna a patto che non impugni mai più un'arma da fuoco. Il ragazzo, però, è deciso ad affrontare a duello proprio lo sceriffo...
SCHEDA FILM
Regia: Ted Tetzlaff
Attori: Patrick Wayne - Sceriffo Jim Ellison, Yvonne Craig - Elena de la Madrid, Dennis Hopper - Hatfield Carnes, Dan O'Herlihy - Giudice Millard Isham, Roberto De La Madrid - Don Roberto de la Madrid, Cliff Ketchum - Ben Stroud, Ken Curtis - Lee Hearn, Pedro Gonzalez Gonzalez - Santiago, Carlos Romero - Francisco Quiroga
Soggetto: John Reese - racconto
Sceneggiatura: Norman S. Hall
Fotografia: Winton C. Hoch, Henry Sharp
Musiche: Dimitri Tiomkin
Montaggio: Tom McAdoo
Scenografia: Jack Okey
Arredamento: Victor A. Gangelin
Costumi: Frank Beetson Jr., Ann Peck
Effetti: Jack Caffee
Durata: 93
Colore: C
Genere: WESTERN
Specifiche tecniche: 35 MM, TECHNICOLOR
Tratto da: racconto "Frontier Frenzy" di John Reese
Produzione: C.V. WHITNEY PICTURES, COLUMBIA PICTURES CORPORATION
Distribuzione: CEIAD
CRITICA
"Nel bel congegnato racconto gli effetti si susseguono con drammatico crescendo. Per la buona interpretazione e l'accurata realizzazione tecnica il lavoro si distingue dalla comune produzione." ("Segnalazioni Cinematografiche", vol. 46, 1959)