Babatunde, un giovane nigeriano, appartiene a una famiglia di schiavi che torna al proprio paese di origine, subito dopo l'abolizione della schiavitù. Egli promette al padre morente che andrà in Brasile in cerca dei propri parenti. Parte per il Brasile portando con sè solamente una statuetta in legno della dea Yemanja, perchè la dea lo aiuti nella sua ricerca. A Rio incontra un vecchio uomo che lo porta ad un "candoblé", un posto in cui si celebrano riti africani. Qui, nel corso di una cerimonia, Elisa, una giovane donna, cade in trance, e posseduta da Yemanja, dà a Babatunde alcune indicazioni per la sua ricerca. Accompagnato da Elisa, Babatunde va a Bahia dove riceve indicazioni da un "babalorisha". Finalmente giungono in uno strano posto dove un'anziana donna, che è l'incarnazione di Yemanja, li porta in una casa diroccata. Qui Babatunde cade in trance e riesce a vedere il suo avo, Oluyole e la sua vita di schiavo. Quando si risveglia capisce di essere la reincarnazione di Oluyole, mentre Elisa é la reincarnazione di Amanda, la donna amata da Oluyole.
SCHEDA FILM
Regia: Ola Balogun
Attori: Antonio Pitanga, Milton Villar, Roberto Pirillo, Léa Garcia, Sonia Santos, Jorge Couthino, Zozimo Bulbul
Sceneggiatura: Ola Balogun
Fotografia: Edson Batista
Musiche: Remi Kabaka
Durata: 150
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: 35 MM
Produzione: AFROCULT FOUNDATION (NIGERIA), JECE VALADAO (BRASILE)
NOTE
PREMI: 1979 PREMIO PER LA MIGLIORE MUSICA AL FESTIVAL DI CARTAGINE; PREMIO OCIC.