TRAMA BREVE
Julia, un'agente immobiliare sui quarantanni, si trova a dover vendere un appartamento situato in un bizzarro condominio e, vagando per il piano di sopra, disabitato, trova 300 milioni di pesetas (6 miliardi di lire) nascosti dal proprietario morto. Decide di tenerli, per dare una svolta alla sua vita, ma non ha fatto i conti con gli altri inquilini e la loro pericolosa avidità.
TRAMA LUNGA
Agente immobiliare di successo, Julia si sta dedicando ad un appartamento in un condominio nel centro di Madrid, dove l'inquilino è improvvisamente scomparso. Tra una visita e l'altra, Julia resta sola nell'appartamento e scopre all'improvviso che l'anziano signore che abitava al piano di sopra è morto. La casa è disordinata e piena di sporcizia ma, curiosando qua e là, Julia smuove una mattonella e vede una grossa somma di denaro: la vincita di sei miliardi di un concorso del totocalcio. Pensando di essere l'unica a sapere dell'esistenza di quei soldi, Julia li nasconde e programma di tornare in un altro momento. In realtà gli altri condomini da tempo fanno la guardia alla casa dell'anziano, e aspettano il momento buono per mettere le mani sul bottino. La presenza di Julia allora serve solo a scatenare prima del tempo una lotta senza esclusione di colpi tra i condomini dei vari piani del palazzo. Il piccolo gruppo si mostra molto agguerrito. Ciascuno, pur di avere in mano il malloppo, non esita a stringere alleanze, smentite poco dopo, e così si susseguono doppi giochi, scambi di persona, false dichiarazioni. Non è esclusa anche l'eliminazione fisica dell'avversario. Così i componenti del condominio si eliminano tra loro, e, nell'ultimo inseguimento sui tetti, anche Julia vede dileguarsi i soldi a lungo desiderati.
SCHEDA FILM
Regia: Álex de la Iglesia
Attori: Carmen Maura - Julia, Eduardo Antuña - Charly, María Asquerino - Encarna, Jesús Bonilla - Ricardo, Marta Fernández Muro - Paquita, Paca Gabaldón - Hortensia, Ane Gabarain - Karina, Sancho Gracia - Castro, Emilio Gutiérrez Caba - Emilio, Kiti Manver - Dolores, Terele Pávez - Ramona, Roberto Perdomo - Oswaldo, Manuel Tejada - Chueca, Enrique Villén - Dominguez, Andrés de la Cruz - Armandito, Antonio De La Torre - Quique, Borja Elgea - Luis, Eduardo Gómez - Garcia, Diana Gómez - Vanessa, Lander Iglesias - José Bombero
Soggetto: Jorge Guerricaechevarría, Álex de la Iglesia
Sceneggiatura: Álex de la Iglesia, Jorge Guerricaechevarría
Fotografia: Kiko de la Rica
Musiche: Roque Baños
Montaggio: Alejandro Lázaro
Scenografia: Biaffra , José Luis Arrizabalaga
Costumi: Paco Delgado
Effetti: Pau Costa, Julio Navarro, Raúl Romanillos, Efe-X
Altri titoli:
Common Wealth
Durata: 110
Colore: C
Genere: THRILLER COMMEDIA
Specifiche tecniche: 35 MM, PANAVISION, CINEMASCOPE, EASTMANCOLOR
Produzione: LOLAFILMS S.A., ANTENA 3 TELEVISION, VIA DIGITAL
Distribuzione: NEXO
NOTE
- IN SPAGNA IL FILM HA AVUTO UN ENORME SUCCESSO. HA AVUTO 15 CANDIDATURE AI GOYA E NE HA VINTI TRE TRA CUI IL PREMIO COME MIGLIOR ATTRICE A CARMEN MAURA, CHE HA VINTO ANCHE AL FESTIVAL DI SAN SEBASTIAN.
CRITICA
"Definito dagli autori 'il primo horror condominiale', il film si muove tra suspense e humour nero sfoderando per 105 minuti ribaltamenti di situazioni e colpi di scena sulla scia dei classici americani. Alex de la Iglesia, 36 anni, ex disegnatore di fumetti e campione di autoironia, afferma di non essersi ispirato ai maestri del thriller, ma di averli copiati. Carmen Maura, che era rimasta impressionata dal primo cortometraggio del regista, dichiara che fin da allora avrebbe voluto girare un film con lui e che l'anno scorso Alex le aveva detto che aveva un ruolo per un uomo, ma che se lo avesse interpretato lei, glielo avrebbe cambiato. E così è stato e le ha fatto vincere due premi". (Renzo Fegatelli, 'Trovaroma', 22 marzo 2001)
"Thriller più horror che satira sulla cupidigia umana e sul benessere iberico, 'La comunidad' è diretto, con il consueto stile grottesco ed espressionista, da Alex de la Iglesia. Grande successo in Spagna, Carmen scatenatissima". (Fabio Bo, 'Il Messaggero', 6 aprile 2001)
"In effetti è un film ben riuscito, che gioca bene sui confini di genere alternando commedia nera, thriller, satira, horror. E' anche il migliore tra quelli diretti da Alex de la Iglesia i cui titoli precedenti trasportavano sullo schermo l'estetica delle strisce a fumetti. Questa volta, invece, il regista spagnolo s'ispira palesemente a Hitchcock: non soltanto raccontando una storia che non gli sarebbe dispiaciuta; ma anche citando lo stile dei titoli di testa di Saul Bass o girando l'epilogo sui tetti di Madrid. 'La Comunidad' è il tipo di film di cui Hollywood potrebbe fare benissimo un remake. Meglio vederlo subito, allora, prima che ce ne propini una versione decaffeinata e edulcorata". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 9 aprile 2001)