François insegna francese in una scuola difficile. La sua aspirazione è quella di riuscire a istruire i ragazzi senza però omologarli. Per riuscire a motivarli, quando sfuggono al controllo, è disposto anche ad andarli a cercare e a metterli davanti ai loro limiti. Pronto ad accettare talvolta il rischio di un clamoroso insuccesso.
SCHEDA FILM
Regia: Laurent Cantet
Attori: François Bégaudeau - François, Nassim Amrabt - Nassim, Laura Baquela - Laura, Cherif Bounaïdja Rachedi - Cherif, Juliette Demaille - Juliette, Dalla Doucoure - Dalla, Arthur Fogel - Arthur, Damien Gomes - Damien, Louise Grinberg - Louise, Qifei Huang - Qifei, Wei Huang (II) - Wei, Franck Keïta - Souleymane, Henriette Kasaruhanda - Henriette, Lucie Landrevie - Lucie, Agame Malembo-Emene - Agame, Rabah Naït Oufella - Rabah, Carl Nanor - Carl, Esméralda Ouertani - Sandra, Burak Özyilmaz - Burak, Eva Paradiso - Eva, Angélica Sancio - Angélica, Boubacar Touré - Boubacar, Justine Wu - Justine, Samantha Soupirot - Samantha, Atouma Dioumassy - Rappresentante degli studenti, Nitany Gueyes - Rappresentante degli studenti, Vincent Caire - Vincent, Olivier Dupeyron - Olivier, Patrick Dureuil - Patrick, Frédéric Faujas - Fred, Dorothée Guilbot - Rachel, Cécile Lagarde - Cécile, Anne Langlois - Sophie, Yvette Mournetas - Yvette, Vincent Robert - Hervé, Anne Wallimann-Charpentier - Anne, Abdoul Drahamane Sissoko - Supervisore, Khalid Amrabt - Padre di Nassim, Adeline Fogel - Madre di Arthur, Lingfen Huang - Madre di Wei, Marie-Laure Bulliard - Delegata, Robert Demaille - Delegato, Julie Athenol - Consigliere, Sezer Özyilmaz - Madre di Burak, Céline Spang - Delegata, Wenlong Huang - Padre di Wei, Cheick Baba Doumbia - Fratello di Souleymane, Fatoumata Kanté - Mare di Souleymane, Marie-Antoinette Sorrente - Addetta alle pulizie, Silma Aktar - Addetta alle pulizie, Aline Zimierski - Staff delle cucine, Stéphane Longour - Supervisore, Olivier Pasquier - Amministratore, Jean-Michel Simonet - Preside
Soggetto: François Bégaudeau - romanzo
Sceneggiatura: Laurent Cantet, François Bégaudeau, Robin Campillo
Fotografia: Pierre Milon, Catherine Pujol, Georgi Lazarevski
Montaggio: Robin Campillo, Stéphanie Léger
Scenografia: Sabine Barthélémy, Hélène Bellanger
Costumi: Marie Le Garrec
Altri titoli:
The Class
Durata: 128
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: SCOPE, 35 MM
Tratto da: romanzo omonimo di François Bégaudeau (ed. Einaudi).
Produzione: HAUT ET COURT, FRANCE 2 CINÉMA CANAL+, CINÉCINÉMA, CNCSOFICINÉMA 3, COFINOVA 4
Distribuzione: MIKADO, DVD: DOLMEN HOME VIDEO (2009) - DVD: DOLMEN HOME VIDEO (2010)
Data uscita: 2008-10-10
TRAILER
NOTE
- PALMA D'ORO AL 61. FESTIVAL DI CANNES (2008).
- CANDIDATO ALL'OSCAR 2009 COME MIGLIOR FILM STRANIERO.
- CANDIDATO AL DAVID DI DONATELLO 2009 COME MIGLIOR FILM DELL'UNIONE EUROPEA.
- CANDIDATO AL NASTRO D'ARGENTO 2009 COME MIGLIOR FILM EUROPEO.
CRITICA
"'Entre les murs', che Laurent Cantet ha tratto dall'omonimo libro dell' ex insegnante François Bégaudeau, chiamato a interpretare il professore che per un anno insegnerà francese a una classe di quattordicenni. Cantet fa onore al suo passato di regista "impegnato" (Risorse umane, A tempo pieno) evitando tutte le trappole che il tema "scuola" può creare. Niente facile demagogia, nessuna generalizzazione né falsificazione drammatica: l'insegnamento della lingua francese a degli scolari della periferia parigina, dove il miscuglio di razze va di pari passo con quello sociale e familiare, è lo strumento per farci entrare nelle tante (troppe?) contraddizioni del sistema scolastico, nelle difficoltà e nelle stanchezze di una professione come l'insegnamento (le scene del consiglio dei professori sono molto indicative) ma anche nelle potenzialità e nelle ambiguità di una condizione come quella di allievo. Riuscendo così a raccontare una "normalità" fatta di rapporti quotidiani, problemi e tensioni, scontri, parole e discussioni. A cui una macchina da presa mobilissima e sempre addosso alle persone riesce a restituire il sapore di una verità che non si dimentica tanto facilmente." (Paolo Mereghetti, 'Corriere della Sera', 25 maggio 2008)
"Si tratta di un quasi-documentario, tratto dal libro omonimo pubblicato due anni orsono dal trentasettenne Francois Bégaudeau, interpretato dallo stesso ex insegnante di scuola media e realizzato facendo interpretare se stessi a ventiquattro alunni della scuola di un quartiere «difficile» parigino. Grazie a un sofisticato lavoro preparatorio e al delicato equilibrio tra immedesimazioni e recitazioni, il risultato è intenso e originale, ancorché a rischio di monotonia specialistica. Comunque le lezioni, i collegi dei professori, gli scontri, l'irruzione del mondo esterno, i ruoli coperti o scoperti delle famiglie e la conflittualità permanente innescata dalla multietnicità del gruppo riescono nell'intento di comunicare non solo le pene della categoria disprezzata e malpagata degli insegnanti, ma anche i dubbi e i drammi dei ragazzi di umili origini incapaci di comprendere la necessità della diciplina e della gerarchia e sempre in bilico tra la scuola e la strada." (Valerio Caprara, 'Il Mattino', 25 maggio 2008)
"In 'Entre les murs', film di due ore girato interamente tra le aule di una scuola, si mantengono queste prerogative di chiusura esistenziale, intesa come impraticabile via di scampo oltre i termini della visione. Cantet prova a mettere in scena un'opera che illustra nuovamente la quotidianità urbanizzata francese altalenando la possibile armonia e l'incombente frattura comunicativa tra il giovane professore di francese François e la mescolanza di scolari della classe quarta di una scuola media parigina del 20esimo arrondissement. La democratica applicazione dell'uso della lingua francese, in una classe non proprio da disperata periferia, e il tentativo di imporre una moderata disciplina a una truppa di ragazzini con le loro esuberanti necessità, diventa analisi dell'ambiguità del reale che sfocia in una intensa drammaturgia dal finale notevolmente pessimista." (Davide Turrini, 'Liberazione', 25 maggio 2008)
"Tutto un paese in un'aula scolastica. Di più: un intero continente (l'Europa multietnica), uno stile di vita (il nostro), un sistema sociale (la democrazia). Non raccontati ma piuttosto svelati da un piccolo grande film che è una vera lezione, 'Entre les murs'. Per la semplicità dei mezzi, per il rigore del metodo, per la complessità del risultato. Sono rari i film che comunicano con tanta forza il sentimento del presente. Presente del mondo in cui viviamo, ma anche del cinema che lo ausculta cambiando strategie per restituirne l'inafferrabile verità. E qui veri sono i ragazzi, allievi di un liceo parigino e spesso figli di arabi, africani, cinesi, attori e co-autori di personaggi che devono molto (ma non tutto) alla loro vita. Vero è il professore, François Bégaudeau, autore di un romanzo sulle sue esperienze, ora protagonista e co-sceneggiatore del film. E veri sono i rapporti costruiti da questa classe (finta) con il loro (vero) professore, negli atelier di improvvisazione e poi sul set.
Cosa trasmettere ad allievi così eterogenei?" (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 26 maggio 2008)
"'Entre le murs', ovvero 'In classe', era il titolo del libro che François Bégaudeau, allora trentacinquenne professore alle scuole medie, scrisse due anni fa, con grande successo di pubblico e di critica. Adesso è diventato il film di Laurent Cantet con Bégaudeau che recita se stesso e gli studenti di una scuola periferica del 20˚ arrondissement parigino a fargli da corona. Il risultato è molto bello e dà un'idea non solo e non tanto dell'eroismo oscuro di una categoria vituperata e malpagata qual è quella degli insegnanti, ma anche delle difficoltà di un universo studentesco, multietnico spesso di umili origini, stretto fra la scuola e la strada, la necessità di un ordine e la difficoltà a comprendere la disciplina, il senso dei ruoli e l'incapacità a mantenere le distanze..." (Stelio Solinas, 'Il Giornale', 24 maggio 2008)
"La figura dell'insegnante appare nella sua versione più desolata, il povero Bégaudeau, autore del libro e protagonista principale del film, è davvero uno sciagurato, quasi un inetto, che non ne fa una giusta neanche per sbaglio. (...) Mai osa proporre ai ragazzi un brano di Shakespeare, una poesia di Baudelaire, qualcosa di alto e nobile che possa modificare la loro sensibilità: non crede più alla potenza dell'arte, del pensiero, della bellezza, si accontenta di aderire timorosamente alla vita degli studenti, di certificare l'esistente, lo status quo, la vita così com'è, ed è una brutta vita. Finirà ad insultare due allieve e a farsi minacciare dal bullo della classe, poi espulso a forza dalla scuola. Un insuccesso totale, una catastrofe." (Marco Lodoli, "la Repubblica', 14 ottobre 2008)