Una Vigilia magica, con la presenza silenziosa e speciale della neve che imbianca la splendida Polignano a mare, dove tutti però sono più agitati del solito. La più sconvolta è Matilde che riceve un anello con smeraldo da Don Mimì, suo marito, "colpevole" di averla troppo trascurata negli ultimi tempi... Lei si esalta a tal punto da improvvisare un cenone per quella stessa sera nella loro grande casa, soprannominata con modestia il "Petruzzelli", in cui ci si muove con l'ascensore e dove troneggia un albero di Natale alto quattro metri. L'obiettivo di Matilde è chiaro: sfidare davanti a tutti Ninella, la consuocera, il grande amore di gioventù di suo marito. E Ninella non si lascia intimidire, anche se ha sbagliato la tinta optando per un poco riuscito "biondo Kidman" ed è molto infastidita dalla presenza della Zia Pina. Quella sera, alla stessa tavola imbandita si siederanno, tra gli altri: Chiara, incinta di 8 mesi, e suo marito Damiano, che forse di donne ne ha messe incinta due! Nancy diciassettenne ossessionata dalla verginità; Orlando avvocato gay, che sta tentando di dare un bimbo alla sua migliore amica lesbica, Daniela mentre viene corteggiato da Mario. Tra isterismi, introvabili capitoni, test di gravidanza, ansiolitici, ascensori bloccati, anelli scomparsi, ritrovamenti e colpi di scena, ne succederanno di tutti i colori.
SCHEDA FILM
Regia: Marco Ponti
Attori: Riccardo Scamarcio - Damiano, Laura Chiatti - Chiara, Michele Placido - Don Mimì, Maria Pia Calzone - Ninella, Antonella Attili - Matilde, Eugenio Franceschini - Orlando, Antonio Gerardi - Franco Torres, Veronica Pivetti - Zia Pina, Eva Riccobono - Daniela, Dario Aita - Mario Labbate, Giulia Elettra Gorietti - Debora, Uccio De Santis - Don Gianni, Ivana Lotito - Mariangela, Angela Semerano - Nancy, Crescenza Guarnieri - Signora Labbate, Angelo De Matteis - Cosimo, Massimo De Lorenzo - Ginecologo
Soggetto: Luca Bianchini - anche romanzo, Piero Bodrato, Marco Ponti
Sceneggiatura: Luca Bianchini, Piero Bodrato, Marco Ponti
Fotografia: Roberto Forza
Musiche: Gigi Meroni
Montaggio: Consuelo Catucci
Scenografia: Francesco Frigeri
Costumi: Grazia Materia
Suono: Adriano Di Lorenzo, Marco Grillo
Altri titoli:
Io che amo solo te - La cena di Natale
Durata: 95
Colore: C
Genere: COMMEDIA
Tratto da: romanzo "La cena di Natale di «Io che amo solo te»" di Luca Bianchini (ed. Mondadori)
Produzione: FULVIO E FEDERICA LUCISANO PER IIF ITALIAN INTERNATIONAL FILM, CON RAI CINEMA
Distribuzione: 01 DISTRIBUTION
Data uscita: 2016-11-24
TRAILER
NOTE
- REALIZZATO CON IL CONTRIBUTO DELLA REGIONE PUGLIA-POR PUGLIA FESR 2014-2020, APULIA FILM COMMISSION.
- CANDIDATO AL NASTRO D'ARGENTO 2017 PER LA MIGLIOR CANZONE ORIGINALE ("QUANDO LE CANZONI FINIRANNO").
CRITICA
"Niente da dire se un film leggero assolve con dignità al suo compito. Se poi lo fa all'insegna dell'eccellenza tanto di cappello. Quella che non si può vedere è la sciatteria, e lo spettatore, in questi casi, dovrebbe offendersi. (...) La materia, risaputa ma anche classica, ci sarebbe. Ma tutto è tirato via e anche laddove la promessa di qualità c'è (Riccardo Scamarcio un po' più impegnato in un cast di macchiette, una firma di valore sotto la fotografia come Roberto Forza) si disperde." (Paolo D'Agostini, 'La Repubblica', 24 novembre 2016)
"Spiacerà anche a molti che avevano gradito il film precedente, buon successo dello scorso anno. La cena ha gli stessi difetti del precedente (troppe macchiette scontate) e ha perso per strada qualche merito (i bei ritmi e gli azzeccati colpi di scena)." (Giorgio Carbone, 'Libero', 24 novembre 2016)
"È divertente solo nelle intenzioni l'inutile seguito di 'Io che amo solo te' (...). Identici regia, cast e scena (Polignano a Mare). Tra corna e litigi spuntano battute e situazioni di avvilente volgarità." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 24 novembre 2016)
"(...) solita commediola ecumenica che spinge dalla finestra del cinema ciò che non passa dalla porta televisiva (...). Scamarcio gira in casa a suo agio, gli altri tengono botta cercando la commedia brillante dove sceneggiatura e regia fanno brillare invece luoghi comuni e sequenze inerti." ('Nazione-Carlino-Giorno', 24 novembre 2016)