La Carbonara

ITALIA 1999
Nel 1825 nelle campagne non molto distanti da Roma c'è la locanda chiamata "La Carbonara" con annesse osteria, stazione di posta, cambio di cavalli. 'Carbonara' è chiamata anche Cecilia, la bella proprietaria. Mentre nelle zone intorno briganti e gendarmi mantengono l'ordine e l'equilibrio spartendosi il territorio, quattro carbonari diretti a Roma si rifugiano nell'osteria. Tra questi Zaccaria, un vecchio amore della Carbonara. Arriva anche un frate: si tratta di Fabrizio, ex marito della Carbonara che lo credeva morto. I quattro hanno intenzione di sequestrare un cardinale di passaggio per chiedere in cambio la scarcerazione di alcuni compagni condannati a morte. Il sequestro fallisce, tre muoiono e l'ultimo, Fabrizio, viene arrestato in attesa dell'esecuzione. Quando ha capito l'identità dei due uomini, Cecilia cerca di ottenere presso il cardinale Rivarola la grazia per Zaccaria. Ma è Fabrizio, con uno stratagemma, a fare in modo che l'esecuzione fallisca. Zaccaria viene liberato, il cardinale riparte e, nei boschi, riceve l'omaggio di Lupone, il capo dei briganti. L'equilibrio, faticosamente costruito, forse può tornare a regnare. Intanto Cecilia vede arrivare alla locanda il principe azzurro a lungo sognato, e parte sul suo cavallo. Lupone li guarda e dice: "Dove andate?".
SCHEDA FILM

Regia: Luigi Magni

Attori: Lucrezia Lante della Rovere - Cecilia, Valerio Mastandrea - Fabrizio, Claudio Amendola - Lupone, Nino Manfredi - Il cardinale Rivarola, Fabrizio Gifuni - Zaccaria, Alberto Alemanno - Il capitano, Fernando Cerulli - Principe di Collepardo, Pierfrancesco Favino - Sergente, Andrea Garinei - Pittore straniero, Duccio Giordano - Filippo, Giacomo Gonnella - Michele, Pino Ingrosso - Un cantante, Marina Jlina - Bella Rosa, Alessandro Lombardo - Germano, Marina Lorenzi - Angelina, Pia Giancaro

Soggetto: Luigi Magni

Sceneggiatura: Luigi Magni

Fotografia: Danilo Desideri, Roberto Brega - operatore

Musiche: Nicola Piovani

Montaggio: Fernanda Indoni

Scenografia: Lucia Mirisola

Arredamento: Carlo Gervasi

Costumi: Lucia Mirisola

Aiuto regia: Claudio Bernabei

Durata: 117

Colore: C

Genere: STORICO COMMEDIA

Produzione: LETIZIA COLONNA DI STIGLIANO E MASSIMO FERRERO PER LA LETIZIA CINEMATOGRAFICA - RAI CINEMA

Distribuzione: LION PICTURES (2000)

CRITICA
"Nell'anno del Signore e del Giubileo, Luigi Magni strizza l'occhio al presente con uno dei suoi film storico-pop: qualche accenno di azione picaresca, uomorismo laico condito con slang romanesco, taverna del libero scambio alla Feydau, melodramma lacrime e pecorino. Cast rischioso con Lucrezia Lante della Rovere, locandiera che sentenzia qua e là un 'che me ne frega' finto cinico, Valerio Mastandrea, frate rugantino, Claudio Amendola, fuorilegge con collier di peperoncini e Nino Manfredi guest star della Roma papalina". (Fabio Bo, 'Il Messaggero, 11 febbraio 2000)

"Con 'La Carbonara', Magni torna dopo una lunga assenza ai suoi temi prediletti: e anche se il film è antiquato e schematico, anche se sono troppo ripetuti per non divnetare stucchevolli i giochi di parole, fra i carbonari rivoltosi, gli spaghetti alla carbonara, l'osteria La Carbonara e la sua ostessa, la narrazione non è spiacevole e allinea molte allusioni ai compromessi e al trasformismo della politica italiana contemporanea". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 14 marzo 2000).