Julia Packett, un'attrice di varietà, vive sola perché, dopo la separazione, è stata affidata al marito William la loro unica figlia Susan. Dopo tanti anni di lontananza, un giorno Julia riceve un biglietto d'invito: viene da New York ed è per la festa che il suo ex marito ha organizzato per il matrimonio di Susan. Stupita dall'evento, ma estremamente felice, Julia parte immediatamente, dopo aver spedito un telegramma a William per confermare il suo arrivo. Quando riceve il telegramma, William resta esterrefatto perché lui non ha mai pensato di invitare Julia al ricevimento e non sa chi potrebbe averle spedito il biglietto e decide di intercettare la sua ex moglie prima che arrivi in casa sua seminando scompiglio. Poiché non riesce a trovarla all'aeroporto Julia arriva prima di lui a casa e incontra Susan, che ha escogitato tutto questo per poter riabbracciare sua madre. Susan in realtà ama un altro uomo e solo la presenza di sua madre le darà il coraggio di mandare a monte il matrimonio imminente e fuggire con l'uomo che ama...
SCHEDA FILM
Regia: Jack Conway
Attori: Greer Garson - Julia Packett, Walter Pidgeon - William Sylvester Packett, Peter Lawford - Ritchie Lorgan, Elizabeth Taylor - Susan Packett, Cesar Romero - Fred Ghenoccio, Lucile Watson - Signora Packett, Nigel Bruce - Col. Bruce Willowbrook, Mary Boland - Signora Gheneccio, Reginald Owen - Benny Hawkins, Henry Stephenson - Lord Pennystone, Veda Ann Borg - Louise, Ian Wolfe - Hobson, Fritz Feld - Pepito, Phyllis Morris - Daisy
Soggetto: Margery Sharp
Sceneggiatura: Monckton Hoffe, Gina Kaus, William Ludwig, Harry Ruskin, Arthur Wimperis
Fotografia: Joseph Ruttenberg
Musiche: Adolph Deutsch
Montaggio: John D. Dunning
Scenografia: Daniel B. Cathcart, Cedric Gibbons
Costumi: Irene
Effetti: Warren Newcombe
Durata: 99
Colore: B/N
Genere: COMMEDIA
Specifiche tecniche: 35 MM
Tratto da: ROMANZO "THE NUTMEG TREE" DI MARGERY SHARP
Produzione: MGM
Distribuzione: MGM
CRITICA
"Il lavoro, concepito e realizzato con intenti commerciali, si propone soltanto di far ridere." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 26, 1949)