"La Balena di Rossellini" è il film ideato, e mai realizzato, da Roberto Rossellini e che lui elaborò dopo un viaggio in Cile effettuato nel maggio del 1971 e intrapreso per realizzare un'intervista-ritratto di Salvador Allende. Tornato a casa, il Maestro legge su un quotidiano la notizia di una balena arenata sulla costa del Pacifico nei pressi di un villaggio poverissimo abitato da pescatori. Da questo semplice fatto di cronaca, nasce un soggetto cinematografico per un apologo sulla ricchezza e sulla povertà. La regia sarebbe stata affidata all'allora giovane allievo Claudio Bondì, appena diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia. In questo documentario, lo stesso Bondì ripercorre l'episodio, a 39 anni di distanza, attraverso le testimonianze e i ricordi di Renzo Rossellini, Emidio Greco, Adriano Aprà, Enrico Ghezzi, Franco Ferrarotti e la voce di Salvador Allende.
SCHEDA FILM
Regia: Claudio Bondì
Attori: Adriano Aprà, Franco Ferrarotti, Enrico Ghezzi, Emidio Greco, Renzo Rossellini, Roberto Herlitzka, Isabel Andrès - Narratrice
Soggetto: Roberto Rossellini - idea, Claudio Bondì
Sceneggiatura: Claudio Bondì
Fotografia: Antonio Scappatura
Musiche: Gianluca Vassallo
Montaggio: Alessandro Latrofa
Suono: Andrea Viali
Durata: 47
Colore: C
Genere: DOCUMENTARIO
Specifiche tecniche: DIGITALE
Tratto da: libro "La balena di Rossellini. Autobiografia tra memoria e speranza" di Claudio Bondì (Ed. Guerini e Associati)
Produzione: BRUNO TRIBBIOLI E ALESSANDRO BONIFAZI PER BLUE FILM IN COLLABORAZIONE CON ROSSELLINI FILM & TV
NOTE
- REALIZZATO CON IL CONTRIBUTO DEL MIBAC MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI, DI ROMA LAZIO FILM COMMISSION E CON IL PATROCINIO DI AMBASCIATA DEL CILE IN ITALIA.
CRITICA
Dalle note di regia: "Con questo documentario si è voluto aprire un panorama sconosciuto in cui però si rintraccia ancora il pensiero dell'utopia rosselliniana, quella che lo avrebbe guidato con cocciuta determinazione ad abbandonare il cinema per dedicarsi esclusivamente al grande progetto di educazione permanente attraverso la didattica della storia riproposta in televisione".