Giovane e carina studentessa, l'adolescente Sandra è affascinata dalla morte e per questo accetta un lavoro presso l'agenzia di pompe funebri del signor Wallis. In questo modo la ragazza ha la possibilità di stare a contatto con molti cadaveri e di lasciarsi andare a tutte le sue fantasie. All'Università Sandra conose Matt, un ragazzo che vorrebbe avere con lei una relazione sincera e duratura. ma il giovane capisce presto che in Sandra l'attrazione per la morte è più forte di tutto.
SCHEDA FILM
Regia: Lynne Stopkewich
Attori: Janet Craig, Robert Thurston, Bill Finck, Joe Maffei, Tim Dixon, Annabel Kershaw - Lisa Brown, Amber Warnat - Lisa Brown, Peter Outerbridge - Matt, Jay Brazeau - Wallis, Natasha Morley - Sandra Bambina, Jessie Winter Mudie - Carol, James Timmons - Jan, Molly Parker - Sandra Larson, Edward Davey
Soggetto: Barbara Gowdy
Sceneggiatura: Angus Fraser, Lynne Stopkewich
Fotografia: Gregory Middleton
Musiche: Don MacDonald
Montaggio: John Pozer, Peter Roeck, Lynne Stopkewich
Durata: 78
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Tratto da: BASATO SU UNA STORIA DI BARBARA GOWDY
Produzione: DEAN ENGLISCH, LYNNE STOPKEWICH
Distribuzione: LUCKY RED - LUCKY RED HOME VIDEO
NOTE
REVISIONE MINISTERO AGOSTO 1997
CRITICA
"L'ultima parola, in fatto di rapporto di attrazione verso l'aldilà, l'ha detta Francois Truffaut nella 'Camera verde'. 'Kissed' espone il suo caso come in un video per il rapporto alla polizia: con tutti i particolari, le spiegazioni ovvie psicanalitiche che partono dall'infanzia, senza dar giudizi e senza usare scene o parole volgari, anzi magari utilizzando un filo di ironia anche nelle scene più imbarazzanti, macabramente voluttuose e orizzontali. Qualità, senz'altro, che però rendono il film un'opera facilmente dimenticabile, perché purtroppo in questa delicata faccenda di Eros e Thanatos non entra mai, in partecipazione straordinaria, la Poesia. Quello che manca è proprio la presenza del mistero, freudianamente parlando, senza nulla togliere alla delicata e incisiva presenza di Molly Parker, la cui carriera, d'ora in avanti, non potrà che essere più semplice e sessualmente più felice". (Maurizio Porro, 'Il Corriere della Sera', 23 agosto 1997)
"Sulla Croisette l'esordiente Stopkewich stupita per la curiosità suscitata, ha dichiarato di aver voluto affrontare quel rimosso della cultura contemporanea che è la morte, ma per debolezza di stile e mancanza di sincerità 'Kissed' non riesce a provocare nessuna emozione: e il tentativo di svuotare la necrofilia della sua valenza di perversione feticistica per trasformarla in una idealizzata opzione all'amore risulta più stupido che paradossale. Quanto alla dimensione dell'Aldilà, meglio celebrarla in raccoglimento, come insegnava Truffaut citando Henry James, nella 'camera verde' della nostra memoria". (Alessandra Levatesi, 'La Stampa', 23 agosto 1997)
"Sarà anche vero che 'Kissed' infrange l'ultimo (?) tabù, la necrofilia: ciò non toglie che il film di Lynne sia una love-story iri piena regola, più interessata a rappresentare il desiderio che la perversione. La regista, che a Cannes scherzava sulle polemiche, intende il film come una sorta di viaggio spirituale e, attraverso la necrofilia, si avventura a esplorare temi universali come il sesso, l'amore, la morte. Per rendere l'intenzione più esplicita, quando Sandra si accoppia con i corpi senza vita lo schermo è invaso da una luce solarizzata che rappresenta la sua fascinazione e l'attraversamento del confine. (.) 'Kissed' è un film trasgressivo, perché mette in scena in un modo inedito, la grande rimossa della cultura contemporanea, la morte, anziché esorcizzarla facendone oggetto di una storia a sensazione". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 22 agosto 1997)