Una società sconvolta da attacchi nucleari sopravvive solo nella speranza dell'arrivo di un nuovo salvatore in grado di riportare pace e prosperità. Kenshiro, un allievo della 'Divina scuola di Hokuto', la cui arte del combattimento si ispira ai principi orientali dell'agopuntura ed ha un codice d'onore ispirato alla millenaria tradizione dei samurai, insieme ai fratelli Toki e Raoul e alla valorosa Reina, si troverà impegnato nella lotta per ostacolare l'ascesa al potere del temibile Sauzer, della scuola di Nanto.
SCHEDA FILM
Regia: Takahiro Imamura
Soggetto: Buronson , Tetsuo Hara
Sceneggiatura: Nobuhiko Horie, Yoshinobu Kamo, Katsuhiko Manabe
Fotografia: Masato Sato
Musiche: Yuki Kajiura
Montaggio: Jun Takuma
Scenografia: Nobuto Sakamoto
Altri titoli:
Fist of the North Star: New Saviour Legend
Fist of the North Star - Legends of the True Savior - Chapter of Death for Love
Durata: 90
Colore: C
Genere: ANIMAZIONE ARTI MARZIALI
Tratto da: personaggi della serie animata "Ken il guerriero" ispirata all'omonimo fumetto (1983) creato dal duo Buronson e Tetsuo Hara
Produzione: NORTH STARS PICTURES
Distribuzione: MIKADO (2008); KOCH MEDIA (2018) - DVD: DOLMEN HOME VIDEO
Data uscita: 2018-09-25
TRAILER
NOTE
- PRIMA USCITA IN ITALIA: 4 LUGLIO 2008.
- NEL 2018 TORNA IN SALA LA VERSIONE RIMASTERIZZATA IN ALTA DEFINIZIONE.
CRITICA
"Non ottemperando nella sindacale regia di Takahiro Imamura ad alcuna delle due alternative, di 'Ken il guerriero' non resta che il potenziale di una storia dove i motivi etici e spirituali si mescolano a sanguinarie esplosioni di violenza (e di corpi) nel tipico stile dei manga. E tuttavia per chi non conosce la sterminata saga, il racconto rischia di risultare confuso, mentre gli amanti dell'azione ne deploreranno l'eccesso di parole." (Alessandra Levantesi, 'La Stampa', 4 luglio 2008)
"Paragonato agli standard degli 'anime' giapponesi, questo primo episodio di una cinquina di lungometraggi appare di ottimo livello: se l'animazione rimane statica, gli scenari apocalittici fanno il loro effetto; così come il clima gravido di violenza, ma inaspettatamente percorso da una vena 'zen'. Si tratta comunque di un cartoon per adulti, più che per bambini; e la Mikado mostra coraggio a portarlo sugli schermi estivi, confortata dal precedente di 'Lupin III, Il Castello di Cagliostro'." (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 4 luglio 2008)
"Scenario fastoso, ingorghi psicologici, assuefazione, colori spenti e macabri, tragedie e saghe di sfortunate famiglie: violenza tale da sconsigliarne la visone ai bambini, anche per l'atmosfera di disfacimento che la fascinazione visiva del prodotto trasmette tra combattimenti di titani, danze esotiche e vecchie lacrime romantiche su lettere." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 4 luglio 2008)
"Scenografie dark e un mix di sacro e profano aggiustato con abilità. Questa è la versione definitiva e cupa." (Adriano De Carlo, 'Il Giornale, 4 luglio 2008)
"Takahiro Imamura si è dedicato con umiltà e talento a questo remake (anche se con il lungometraggio dell'86 ha poco a che fare, nulla con il ridicolo live action Usa del '95 con Malcolm McDowell e Chris Penn), offrendoci un combinato di immagini animate ed effetti sonori che supera le piccole grandi ingenuità di antenati televisivi e cinematografici. La storia ricalca la prima parte della prima serie, dalle origini dell'erede della tradizione di Hokuto (arte marziale quasi divina come quelle Nanto e Gento) fino allo scontro con il primo vero supercattivo delle sue quasi 160 puntate, il feroce e cinico Sauzer. Tra sentimenti assoluti, vocazione al martirio, giustizia sommaria. Impossibile resistergli, anche se è preoccupante ammetterlo." (Boris Sollazzo, 'Liberazione', 4 luglio 2008)