Dopo aver sconfitto Raoul, autoproclamatosi Re di Hokuto, Ken può finalmente riabbracciare la sua amata Julia e i due possono coronare il loro sogno d'amore. Tuttavia, il destino di Kenshiro come unico erede della Divina Scuola di Hokuto e salvatore degli oppressi è segnato da tempo: sconfitto da Shin, il successore del Pugno dell'Aquila Solitaria di Nanto - che ha rapito l'amata Julia e ha inflitto sul torace di Kenshiro sette profonde ferite, disposte come le sette stelle dell'Orsa Maggiore - Ken viene catturato da una banda di mercanti di schiavi e portato in una città fortezza - controllata dal crudele governatore Siska - imprigionato, costretto a un duello in un'arena e crocifisso. Poi, mentre la città verrà presa in assedio da Jugai, un guerriero ribelle della scuola di Nanto, Ken, provato nel fisico e nell'anima, grazie all'incontro con l'anziano maestro Fugen riuscirà a ritrovare il coraggio per reagire e portare avanti ciò per cui è stato designato...
SCHEDA FILM
Regia: Toshiki Hirano
Soggetto: Buronson - manga, Tetsuo Hara - manga
Sceneggiatura: Nobuhiko Horie
Musiche: Yuki Kajiura
Montaggio: Jun Taguma
Altri titoli:
Fist of the North Star: The Legend of Kenshiro
Durata: 83
Colore: C
Genere: ANIMAZIONE
Tratto da: personaggi della serie animata "Ken il guerriero" ispirata all'omonimo manga (1983) creato dal duo Buronson e Tetsuo Hara
Produzione: NORTH STARS PICTURES
Distribuzione: YAMATO VIDEO (2011)
Data uscita: 2011-07-13
TRAILER
CRITICA
"'Mai mai scorderai l'attimo, la terra che tremò...': ve lo ricordate 'Ken il guerriero'? Beati anni '80, con la censura che chiudeva un occhio e gli anime giapponesi che ne approfittavano: Georgie seduceva, Ken Shiro e l'Uomo Tigre facevano scempio. Dopo scuola, sulle tv locali apriva la divina scuola di Hokuto: arti marziali e cosmogonie pagane, oneri e onore, e un primo della classe, Ken. Il santo guerriero, che porgeva l'altra guancia, ma del nemico: botte da orbi, in una società post-atomica, nichilista ma romantica, scaturita dal genio manga di Tetsuo Hara e Buronson. Ebbene, dimenticatelo. Il quinto film 'tratto da' non è che pallida eco, messa in sordina dal disegno laccato, dialoghi e antefatti inconsulti e la violenza orfana di budella e pathos: la leggenda del vero salvatore non salva nessuno, almeno non chi ha la memoria lunga." (Federico Pontiggia, 'Il Fatto Quotidiano', 14 luglio 2011)
"Spicerà a chi invoca da tempo un film su una figura storica controversa e appassionante, e qui si imbatte in un'operina sofisticata e 'autorale'." (Giorgio Carbone, 'Libero', 15 luglio 2011)