Mario, un fannullone che vive di espedienti, uscito di prigione dopo aver scontato una condanna per truffa, cerca la maniera di vivere alle spalle degli altri. Conosce Marisa, una matura signorina proprietaria di una avviata casa discografica che, malgrado tutto, è innamorata di lui e vorrebbe sposarlo. La donna ha posto la regola che nella sua azienda non ci siano dipendenti sposati e che nessun matrimonio venga contratto finché lei non si sposerà, costringendo in tal modo alcuni impiegati a ricorrere a dei sotterfugi. Mario, che non ha intenzione di sposarsi, e tantomeno con lei, sfrutta però la situazione ed intesse una serie di imbrogli servendosi della casa discografica, con cui alletta alcuni ingenui aspiranti musicisti e cantanti. Alla fine, scoperto, messo alle strette e costretto a scegliere tra la prigione e il matrimonio, promette a Marisa di sposarla, salvo poi a mandare tutto a monte all'ultimo momento.
SCHEDA FILM
Regia: Mauro Morassi
Attori: Mario Carotenuto - Mario Valente, Marisa Merlini - Marisa Loreto, Terence Hill - Otello, Karin Baal - Ragazza di Otello, Raffaele Pisu - Orlando, Aroldo Tieri - Ragionier Anzillotto, Aldo Giuffré - Bruno, Tiberio Murgia - Calogero, Dori Dorika - Franchina, Fedele Gentile - Brigadiere Altarelli, Mara Berni - Domenica, Tiberio Mitri - Kid la tigre, Ciccio Barbi - Aspirante cantante, Germano Longo - Amico di Mario, Leopoldo Valentini - Proprietario del locale notturno, Adriano Celentano - Se stesso, Giorgio Gaber - Se stesso, Mina - Se stessa, Jacqueline Derval, Wanna Jbba, Gordana Miletic, Pina Gallini, Grazia Maria Spina
Soggetto: Ugo Guerra, Ottavio Alessi
Sceneggiatura: Ugo Guerra, Ottavio Alessi, Fabio De Agostini
Fotografia: Luciano Trasatti, Franco Villa - operatore
Musiche: Ezio Leoni
Montaggio: Mario Serandrei
Scenografia: Franco Lolli
Aiuto regia: Fabio De Agostini
Durata: 93
Colore: B/N
Genere: COMICO COMMEDIA
Produzione: ACI CIN.CA ITALIANA
Distribuzione: DEL DUCA REGIONALE
NOTE
- TRA GLI INTEPRETI: I GIULLARI, I SOLITARI, COLEEN HICKS E I CABIN BOYS.
- REVISIONE MINISTERO: FEBBRAIO 1994.
CRITICA
"Un film mediocre che serve da pretesto per l'esibizione di canzoni in voga." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 49, 1961)