Yang Ba non è in grado di sostenere finanziariamente la sua famiglia e decide di vendere uno dei suoi reni a Li Xhaohui, sorella del ricco Li Daguo. L'operazione, però, non va a buon fine a causa del rigetto dell'organo e la vita di Xhaohui è di nuovo in pericolo. Li Daguo cercherà così di convincere Yang Ba a cedere il rene di suo figlio. Quando la richiesta si trasforma in minaccia, a Yang Ba non resta altro che cercare di difendere la sua famiglia, a tutti i costi...
SCHEDA FILM
Regia: Zang Qiwu
Attori: Ni Da-Hong - Yang Ba, Qi Dao - Li Daguo, Li Zhen - Moglie di Yang Ba, Zhang Hang - Li Xiaohui, Zhang Chen - Yang Lebao
Sceneggiatura: Qin Haiyan, Li Xiaobing
Fotografia: Dong Jingsong
Montaggio: Liao Ching-song
Altri titoli:
The Donor
Durata: 105
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: DCP
Produzione: GENG WANG, WANG YING
NOTE
- MIGLIOR FILM, PREMIO PER LA MIGLIOR SCENEGGIATURA E PREMIO AVANTI (AGENZIA VALORIZZAZIONE AUTORI NUOVI TUTTI ITALIANI) AL 34. TORINO FILM FESTIVAL (2016).
CRITICA
"(...) Qiwu Zang firma un'opera prima che svela il lato nero della Cina attuale (...). Sul piano delle personali mozioni affettive, si possono comprendere le ragioni di entrambi, ma a essere assolutamente inaccettabile è una società che genera contrasti umani tanto laceranti; ed è proprio contro la sua disumanità che Zang punta il dito, stemperando in un rigoroso minimalismo il potenziale melodrammatico della storia." (Alessandra Levantesi Kezich, 'La Stampa', 23 novembre 2016)
"(...) un film duro quanto in apparenza pacato, come il suo inespressivo protagonista che sorride e piange una volta sola, e si muove invece come impietrito dal dolore e dall'impotenza. (...) Rarefatto e riflessivo, con una macchina da presa statica, il film ben rappresenta l'oggettività del cinema post-sesta generazione (Qiwu Zang è stato assistente di Zang Ymou in diversi film e questo è il suo primo lungometraggio). 'The Donor' infatti è un film politico, contro la Cina che fa fuori le famiglie povere col figlio unico a favore dei nuovi ricchi, i cui figli stanno invadendo le università americane, dove girano con l'autista, non imparano l'inglese e in pratica si comprano un titolo di studio con il minimo dei voti, salvando però così con le loro rette salate molte scuole prestigiose. Questa contrapposizione corrisponde nel film alla dialettica visiva tra lo squallore neorealista dell'appartamentino del meccanico e il totale lindore asettico della clinica privata o il lusso eccessivo dell'albergo moderno, dove il cugino porta il ragazzo per convincerlo a dargli il suo rene - Shylock né più né meno. Ma 'The Donor' non diventa mai tragedia elisabettiana, piuttosto osservazione entomologica di uno spietato darwinismo sociale." (Giuliana Muscio, 'Il Manifesto', 24 novembre 2016)