Jing mo fung wan: Chen Zhen

CINA 2010
Cina, anni '20. Dopo aver cercato di vendicare la morte del suo maestro, Chen Zhen, un abile esperto di arti marziali, viene ferito a morte da un nemico clan giapponese. Convinti di averlo ucciso, i giapponesi si alleano alla mafia locale e tiranneggiano nella città di Shanghai. Sette anni dopo, un misterioso e facoltoso uomo d'affari venuto dall'estero si allea a sua volta a uno dei boss mafiosi. In realtà si tratta proprio di Chen che è ritornato in patria proprio per rimettere in atto la sua vendetta contro i Giapponesi...
SCHEDA FILM

Regia: Wai Keung Lau

Attori: Donnie Yen - Chen Zhen, Shu Qi, Anthony Wong Chau-Sang, Huang Bo, Kohata Ryuichi, Huo Si Yan, Zhou Yang, Shawn Yue, Yasuaki Kurata

Sceneggiatura: Cheung Chi-Sing, Gordon Chan

Fotografia: Wai Keung Lau, Ng Man Ching

Musiche: Chan Kwong Wing

Montaggio: Chung Wai Chiu

Scenografia: Eric Lam

Costumi: Dora Ng

Altri titoli:

Legend of the Fist: The Return of Chen Zhen

Jingwu fengyun - Chen Zen

Durata: 113

Colore: C

Genere: DRAMMATICO AZIONE

Specifiche tecniche: ARRIFLEX 435 ADVANCED, MOVIECAM COMPACT, 2K/SUPER 35 STAMPATO A 35 MM (1:2.35)

Produzione: WAI KEUNG LAU, GORDON CHAN PER BASIC PICTURES, MEDIA ASIA FILMS, ENLIGHT PICTURES, SHANGHAI FILM MEDIA

NOTE
- SECONDO FILM D'APERTURA, FUORI CONCORSO, ALLA 67. MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2010).
CRITICA
"Ritmo spedito, imprese al di là del possibile, eroi esemplari, fanno del 'Ritorno di Chen Zhen' una pellicola di sicura fortuna popolare." (Francesco Bolzoni, 'Avvenire', 2 settembre 2010)

'"È l'ennesima riproposta del personaggio che è stato anche di Jet Li in 'Fist of Legend' di Gordon Chan (1994). (...) Con Chen Kaige, John Woo e Zhang Yimou, Andrew Lau è un altro grande del cinema cinese. La sua trilogia 'Infernal Affairs' ha ispirato a Martin Scorsese 'The Departed', che però si è solo avvicinato all'efficacia dell'archetipo. Perciò si può sperare che non si tratti di un semplice rifacimento più che seguito, dell'originale. Andrew Lau si è divertito a inserire nella trama un richiamo per i cinefili: il locale 'Casablanca' ritrovo di avventurieri, spie, europei, giapponesi, cinesi, nazionalisti e comunisti, come lo era il Rick's Cafe del film di Michael Curtiz, ambientato nella città marocchina nel 1941-42." (Maurizio Cabona, 'Il Giornale', 30 agosto 2010)