Ollie Trink vive a Manatthan, ha una bella moglie, un lavoro da pubblicista che lo soddisfa e una figlia in arrivo. Ma nel giro di poco tempo sua moglie muore e, per accudire la figlia, lui perde il lavoro. Da New York è costretto a stabilirsi nella casa paterna in un sobborgo del New Jersey. Quando ha ormai totalmente perso ogni speranza, conosce una dolce ragazza, Maya, che gli farà comprendere che la vita può sempre riservare nuove sorprese.
SCHEDA FILM
Regia: Kevin Smith
Attori: Ben Affleck - Ollie Trinke, Liv Tyler - Maya, Jennifer Lopez - Gertrude Steiney, George Carlin - Bart Trinke, Jason Biggs - Arthur Brickman, Raquel Castro - Gertie Trinke, Mike Starr - Block, Stephen Root - Greenie, Jennifer Schwalbach - Susan, Betty Aberlin - Insegnante, Paul Litowsky - Bryan, Charles Gilbert - Sweeney Todd, S. Epatha Merkerson - Dottore, Brian Delaney - Infermiere, Carol Florence - Dottoressa, Matt McFarland, Christian Fan, John Willyung, Jason Lee, Matt Damon, William Mace (II), Tom Cleary, Edward Janda, Mark Jwayad, Dan Etheridge, Ernest O'Donnell, Robert McKay, Matthew Maher
Soggetto: Kevin Smith
Sceneggiatura: Kevin Smith
Fotografia: Vilmos Zsigmond
Musiche: James L. Venable
Montaggio: Scott Mosier, Kevin Smith
Scenografia: Robert Holtzman
Costumi: Juliet Polcsa
Altri titoli:
Le donne della mia vita
Durata: 102
Colore: C
Genere: SENTIMENTALE DRAMMATICO COMMEDIA
Specifiche tecniche: 35 MM
Produzione: SCOTT MOSIER E LAURA GREENLEE PER MIRAMAX FILMS, BEVERLY DETROIT, CLOSE CALL FILMS, VIEW ASKEW PRODUCTIONS
Distribuzione: CDI
Data uscita: 2004-10-22
CRITICA
"Abbiamo visto crescere Kevin Smith. Dal geniale turpiloquio in bianco & nero di 'Clerks' (1994), alla fantateologia di 'Dogma' (1999), passando per i crucci sessuali di 'In cerca di Amy' (1997) e le futili goliardate 'Generazione X' (1995) e 'Jay & Silent Bob... Fermate Hollywood!' (2002). Diventato papà, ha diretto il film più bello e difficile: 'Jersey Girl'. (...) Funziona tutto: la risata, la lacrima, la litigata e l'abbraccio finale. In Jersey Girl c''è tanto calore umano da sciogliere le calotte polari. E una comparsata di Will Smith che nobilita il termine cammeo. Affleck eccellente come solo quando lo dirige l'amico Kevin. Tyler sempre molto elfica." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 22 ottobre 2004)
"Tra lacrime e sorrisi, entrambi falsi, Affleck seguita a sbagliare film. Qualche cameo eccellente (Will Smith, Matt Damon), non salva la pellicola da una fine ingloriosa e la bella Liv Tyler, meno opulenta del solito, è il premio di consolazione, ma non per noi." (Adriano De Carlo, 'Il Giornale', 22 ottobre 2004)