A San Francisco l'ispettore Callaghan rende la vita difficile ai criminali. Ma un giorno un killer si apposta sui tetti della città e spara ai passanti. Poi invia un biglietto alla polizia firmandosi Scorpio: si tratta di un assassino psicopatico, che ricatta la città minacciando di uccidere ancora se non riceverà 20.000 dollari. L'ispettore Callaghan viene incaricato del caso, Scorpio finisce in prigione ma viene subito scarcerato per mancanza di prove. A quel punto, Callaghan decide di agire al di fuori della legalità.
SCHEDA FILM
Regia: Don Siegel
Attori: Clint Eastwood - Ispettore Harry Callahan, Harry Guardino - Tenente Al Bressler, Reni Santoni - Ispettore Chico Gonsales, John Vernon - Sindaco, Andrew Robinson - Scorpio, John Larch - Capo della polizia, John Mitchum - Ispettore Frank DiGiorgio, Mae Mercer - Signora Russell, Lyn Edgington - Norma, Ruth Kobart - Autista del bus, Woodrow Parfrey - Jaffe, Jsef Sommer - Procuratore distrettuale William T. Rothko, William Paterson - Giudice Bannerman, James Nolan - Negoziante, Maurice S. Argent - Sid Keinman, Craig Kelly - Sergente Reineke, Jo De Winter - Sig.na Willis
Soggetto: Harry Julian Fink - non accred., Rita M. Fink - non accred.) R.M. Fink
Sceneggiatura: Harry Julian Fink, Rita M. Fink, Dean Riesner, John Milius - non accreditato, Terrence Malick - non accreditato
Fotografia: Bruce Surtees
Musiche: Lalo Schifrin
Montaggio: Carl Pingitore
Scenografia: Dale Hennesy, Dale Hennesy
Arredamento: Robert De Vestel
Altri titoli:
Dead Right
Harry, el sucio
L'inspecteur Harry
Durata: 192
Colore: C
Genere: POLIZIESCO
Specifiche tecniche: PANAVISION, 35 MM (1:2.35) - TECHNICOLOR
Produzione: MALPASO COMPANY, WARNER BROS. PICTURES
Distribuzione: DEAR, PIC (1980), WARNER HOME VIDEO, DVD: WARNER HOME VIDEO (2008)
CRITICA
"Un capolavoro poliziesco urbano, diretto da Don Siegel con eccezionale senso del ritmo e della violenza. Sembra un film reazionario, ma una visione più attenta rivelerà motivazioni plausibili. Niente a che vedere con i successivi 'Callaghan'." (Francesco Mininni, 'Magazine italiano tv')
"Il film, anche se diretto con buon mestiere e interpretato da attori molto convinti del loro ruolo, non è di interesse tale da motivarne abbastanza la 'riedizione' se non sul piano del film d'azione all'americana ben impostato e, per conseguenza, tale da conservare ancora la sua presa spettacolare. Viceversa, esaminato nel contesto attuale della criminalità comune e di quella scatenata in nome di ideali pesudopolitici, la figura di 'Harry la Carogna' ripropone delle tematiche assai attuali: in primo luogo la figura del poliziotto che, in perenne pericolo di morte o di gravi lesioni personali, si trova nella continua tentazione di cedere alla violenza nell'azione e nei sentimenti a causa delle brutture che deve combattere. In secondo luogo, dalle situazioni descritte emerge la necessità di leggi e di apparati giudiziari che, tutelando i legittimi interessi dei cittadini e perseguendo adeguatamente la delinquenza, riescano da una parte a impedire gli abusi di tipo fascista da parte della polizia e, dall'altra parte, non concedano troppe scappatoie legali ai criminali che se ne avvalgono sino a creare quelle spirali di violenza contro le quali è poi troppo difficile reagire." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 89, 1980)