Isabelle è un'astronoma di origini francesi, vive in Italia in una grande casa immersa tra i vigneti sulle colline nei pressi di Trieste. Il sole splende sulla campagna, il mare a pochi chilometri si infrange sulla costa rocciosa, il paesaggio è un paradiso e come tutte le estati suo figlio Jérome passerà qualche tempo con lei. Isabelle lo ama molto, è pronta a fare qualsiasi cosa per lui, ma l'incontro con Davide, un giovane che sta attraversando un momento di grande difficoltà, stravolgerà le loro vite e Isabelle dovrà compiere una scelta che porterà inevitabilmente a un epilogo doloroso.
SCHEDA FILM
Regia: Mirko Locatelli
Attori: Ariane Ascaride - Isabelle, Samuele Vessio, Robinson Stévenin, Lavinia Anselmi
Soggetto: Giuditta Tarantelli, Mirko Locatelli
Sceneggiatura: Giuditta Tarantelli, Mirko Locatelli
Fotografia: Ugo Carlevaro
Musiche: Mirko Locatelli
Montaggio: Fabio Bobbio
Altri titoli:
Il Rumore del Sole
Durata: 90
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Produzione: FABIO CAVENAGHI, PAOLO CAVENAGHI, MIRKO LOCATELLI, GIUDITTA TARANTELLI, MARC BORDURE, ROBERT GUÉDIGUIAN PER STRANI FILM, AGAT FILMS & CIE CON RAI CINEMA
Distribuzione: STRANI FILM IN COLLABORAZIONE CON MARIPOSA CINEMATOGRAFICA (2019)
Data uscita: 2018-11-29
TRAILER
NOTE
- FILM RICONOSCIUTO DI INTERESSE CULTURALE.
- REALIZZATO CON IL SOSTEGNO DI MIBACT - DIREZIONE GENERALE CINEMA, FRIULI VENEZIA GIULIA FILM COMMISSION.
CRITICA
"Come sanno gli spettatori di 'II primo giorno d'inverno' e 'I corpi estranei', Mirko Locatelli è un regista che, protetto dalla crosta della sua sensibilità, sta sospeso sui suoi film e le storie come un equilibrista sul filo. Accade anche con Isabelle (il premio per la sceneggiatura di Giuditta Tarantelli a Montreal) in cui i conti sentimentali tra i personaggi volutamente non tornano, ma questo è il fascino del dubbio espresso dal suo cinema che non offre mai teoremi. (...) Lasciamo apposta qualche buco nel melò senza scene madri che racconta, su due quaderni visivi diversi ed entrambi seducenti, sia il piacere della natura, visto dalla serratura del giardino, sia quello del piacere, visto dalla pulsione anomala di un cuore che sta andando in inverno. Questo piccolo gruppo in bilico si rivolge in platea e guarda il pubblico con la bravura magnetica e il Dna malinconico di Ariane Ascaride, che dà un peso specifico al silenzioso thriller dell'anima, come Robinson Stévenin e il triestino Samuele Vessio, non professionista solo di nome, in un film che è serbatoio di rimorsi e rimpianti." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 29 novembre 2018)
"L'astronoma Isabelle, una memorabile Ascaride, tra le migliori attrici del cinema europeo (...). Suspense... È un thriller, il terzo lungometraggio del filmmaker milanese Locatelli, ma nel senso del dubbio sulle scelte etiche in una vita comune, borghese, quando restiamo in bilico davanti a decisioni che potrebbero cambiare tutto. Dalla posizione della cinepresa al montaggio risalta l'impegno a evitare il giudizio. Tira aria (buona) dei fratelli Dardenne (Il figlio). Premiato per la sceneggiatura (con Giuditta Tarantelli) al festival di Montreal. Ascaride miglior attrice al festival di Capetown. Per discutere." (Silvio Danese, 'Nazione-Carlino-Giorno', 29 novembre 2018)