IRIS

ITALIA 2000
TRAMA BREVE
Nell'isola di Ustica, dopo aver visto i suoi due fratelli regalarle due mazzi di fiori, la piccola Maria, figlia di un muratore e di una collaboratrice domestica, si rende conto di non avere un dono per il compleanno della madre. Per cercare rimedio la bambina parte alla ricerca di un mazzo di fiori - gli Iris - che ha visto la mattina al mercatino del porto. Ma con i pochi soldi che ha è in grado, al massimo, di acquistare un solo fiore. Maria decide allora di mettersi alla ricerca del padre, sicura che questi le darà i soldi necessari. Ma trovare il padre, anche su un'isola piccola come Ustica, non è esattamente facile. La sua giornata sarà segnata da molti incontri ma Iris riuscirà nel suo intento.

TRAMA LUNGA
A Ustica i due fratelli più grandi, Francesco e Giuseppe, portano fiori alla mamma nel giorno del suo compleanno. Maria, la sorellina di sei anni, decide che vuole fare come loro. Escono allora tutti e tre insieme, ma poi lei va dal fioraio in piazza e dice che vuole i fiori blu, gli iris. I soldi però non bastano, e allora l'uomo le dice di andare dal padre a farsi dare quelli che mancano. Il padre di Maria lavora lontano, al faro, e la piccola, per niente impaurita, comincia ad incamminarsi. Passa davanti alla casa di una donna dove c'è un cane che le fa paura. Guglielmina, la donna, la invita ad entrare, la trattiene ma poi aspetta una importante telefonata e la congeda, dicendole che fino al faro ci sono tre chilometri di strada. Maria incontra una coppia di turisti e fa il bagno con loro. Mentre i fratelli la cercano, Maria arriva alla fermata dell'autobus, e qui c'è anche Salvatore, un giovane marinaio. Questi comincia ad offrirle caramelle, poi le fa domande su fidanzati e come si fanno i bambini, quindi la invita ad appartarsi ma in quel momento arriva l'autobus e Maria sale. Chiede i soldi ma il padre, che si era dimenticato il compleanno, dice di no. Allora lo zio la riporta in piazza, ma il fioraio sta andando via e ha venduto gli iris. Maria non si scoraggia. Individua la casa della signora che li ha comprati, li ottiene e finalmente torna dalla mamma con il regalo. Poco dopo arriva il marito: anche lui ha un mazzo di iris. Le preoccupazioni dei ragazzi finiscono. Ma Maria e Francesco sono stanchi. La giornata è stata faticosa e sbadigliano.
SCHEDA FILM

Regia: Aurelio Grimaldi

Attori: Arancia Cecilia Grimaldi - Maria, Guia Jelo - Signora Con Il Cane, Salvatore Lazzaro - Marinaio, Barbara Gallo - Madre, Francesco Di Leva - Attore Napoletano, Maurizio Nicolosi - Venditore Di Fiori, Mariano Scalisi - Padre, Enrico Tranchina - Zio, Luca Badagliacco - Fratello Francesco, Gino Biscotto Volo - Fratello Giuseppe, Manuela Salerno - Turista

Soggetto: Aurelio Grimaldi, Anna Maria Coglitore

Sceneggiatura: Aurelio Grimaldi, Anna Maria Coglitore

Fotografia: Massimo Intoppa

Musiche: Maria Soldatini

Montaggio: César Meneghetti

Scenografia: Aurelio Grimaldi

Costumi: Nicoletta Taranta, Aurelio Grimaldi

Durata: 76

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Produzione: NICOLA MONTICELLO PER ARANCIA CINEMA, TELE+

Distribuzione: STAZIONE MARITTIMA

Data uscita: 2002-02-01

NOTE
- IL FLM HA VINTO IL PRIMO PREMIO AL FESTIVAL DI CHEMNITZ 2001 COME "MIGLIOR FILM EIROPEO PER RAGAZZI E FAMIGLIE".
CRITICA
"Nelle mani di Aurelio Grimaldi, lo sceneggiatore di 'Meri per sempre' e l'autore di 'Le buttane' e 'Nerolio', la peripezia di Maria diventa un pedinamento zavattiniano dell'infanzia alle prese con le regole del mondo adulto, in una collana curiosa, ma un po' addomesticata, d'incontri, un piccolo dramma 'a tappe' che illustra la comunità isolana e le bellezze naturali, con grazia ma anche con insufficiente efficacia. (...) Viene da chiedersi quanto questa bambina è stata spinta al suo progetto dalle necessità di sceneggiatura. E come è possibile che tutti siano così piacevoli e accoglienti. Tuttavia, resta la delicatezza di una storia infantile interpretata con sorprendente precisione dalla figlia di Grimaldi. Cosa rara, al cinema". (Silvio Danese, 'Il giorno', 1 febbraio 2002)

"Aurelio Grimaldi nel suo 'Iris' mescola con sapienza e qualche azzardo attori presi dalla strada, con il loro dialetto (spesso sottotitolato) e professionisti come Guia Jelo, Francesco Di Leva, Salvatore Lazzaro. Magari il calco a tratti suona programmatico, qualche attore si fa prendere la mano e nei tempi distesi di 'Iris' non sempre abita la grazia metaforica degli iraniani. Ma l'esperimento, dominato dalla figlia del regista, Arancia Cecilia, è insolito, vivace, interessante". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 1 febbraio 2002)