Una coppia si incontra ogni mercoledi nella cantina di lui solo per fare sesso, senza mai una parola. Ma ad un certo punto lui si interroga sulla sua compagna e sulla loro strana relazione.
TRAMA LUNGA
A Londra Jay e Claire si incontrano ogni mercoledì nell'appartamento di lui. Non parlano, non conoscono i rispettivi nomi, hanno rapporti d'amore rapidi e intensi, e dopo si lasciano, con un tacito appuntamento per la volta successiva. Jay fa il capobarman in un locale, è separato dalla moglie ed ha due figli piccoli che continua a vedere e a seguire con affetto (fa loro il bagno, mangia con loro). Un giorno, dopo il consueto incontro, Jay sente l'impulso di seguire Claire. La prima volta la perde nella folla, e rinuncia. La seconda, insiste, arriva in un locale dove c'è anche un teatrino sotterraneo. Scende, assiste allo spettacolo che vede Claire tra gli attori, parla con un certo Andy, che risulta dopo essere il marito di Claire. In effetti la donna fa l'attrice sia pure in compagnie minori, e inoltre tiene un laboratorio teatrale dove insegna recitazione ad altri della compagnia. Intanto Jay è assillato dalla presenza dell'amico Victor, un ex drogato senza casa e senza lavoro che lo coinvolge in un'avventura occasionale. Una sera, nel camerino del teatro, Andy presenta Jay a Claire. Rimasti poi soli, i due cominciano a litigare e a rinfacciarsi il modo di gestire la loro situazione. Madre a sua volta di un figlio piccolo, Claire ha in seguito un duro scontro con il marito, che fa il tassista. Un pomeriggio Claire suona a casa di Jay, entra, e lui finalmente le dice tutto di sé, e del fatto che è innamorato di lei. La prega di restare, ma lei rifiuta. Si lasciano andare ad un ultimo rapporto, poi lei va via e si perde nel traffico e nella confusione della città.
SCHEDA FILM
Regia: Patrice Chéreau
Attori: Mark Rylance - Jay, Kerry Fox - Claire, Timothy Spall - Andy, Alastair Galbraith - Victor, Philippe Calvario - Ian, Joe Prospero - Luke, Marianne Faithfull - Betty, Fraser Ayers - Dave, Rebecca Palmer - Pam, Susannah Harker - Susan, Lennie James - Asif, Clare Burt - Lena, moglie di Asif
Soggetto: Hanif Kureishi
Sceneggiatura: Anne-Louise Trividic, Patrice Chéreau
Fotografia: Éric Gautier
Musiche: Éric Neveux
Montaggio: François Gédigier
Scenografia: Hayden Griffin
Altri titoli:
Intimidad
Intimité
Durata: 120
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Tratto da: Basato sui racconti "Nell'intimità" e "Lampada da notte" di Hanif Kureishi
Produzione: TELEMA, LE STUDIO CANAL PLUS - ARTE WDR - ARTE FRANCE CINEMA - FRANCE 2 CINEMA - AZOR FILMS
Distribuzione: MIKADO
Data uscita: 2001-05-04
NOTE
- REVISIONE MINISTERO MARZO/APRILE 2003
-ORSO D'ORO A PATRICE CHEREAU PER MIGLIOR REGISTA E ORSO D'ARGENTO A KERRY FOX COME MIGLIORE ATTRICE A BERLINO 2001.
CRITICA
"È un film duro e diverso 'Intimacy', che il francese Patrice Chéreau ha girato a Londra elaborando il romanzo 'Nell'intimità' con altre pagine di Hanif Kureishi (...) Torna la ossessività maschile, quella che portò alla rovina Marlon Brando in 'Ultimo Tango a Parigi'. E se le conseguenze non sono così disastrose, l'equilibrio emotivo e l'indipendenza del maschio contemporaneo ci fanno una ben magra figura". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 15 febbraio 2001)
"'Intimacy' somiglia in maniera sconcertante alla vita reale, al punto di trasmetterti una specie di disagio. (...) La regia di Chéreau è perfetta per tradurre in immagini le intenzioni. Bravissimi gli attori, con una nota particolare per Timothy Spall: un marito tradito sufficiente a riscattare, nella sua sofferente accettazione, tutto il repertorio di stereotipi cinematografici sul 'cornuto'". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 5 maggio 2001)
"Bellissime immagini d'amore carnale, d'una rara tensione ed efficacia (...). Il film vincitore dell'Orso d'Oro all'ultimo FilmFest di Berlino si dice ispirato al romanzo di Hanif Kureshi, ma la situazione di partenza è quella di altri film, 'Ultimo tango a Parigi' per primo." (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 4 maggio 2001)
"Macchina a mano impugnata come in un film Dogma, colori opalescenti e sgranati, una splendida colonna sonora (David Bowie, Nick Cave), un ritmo incessante, intermittenze amorose tra teatro e cinema, il metissage culturale come istanza poetica: 'Intimacy' è un film sui sensi (perduti) più che sensuale che, al di là di ogni retorica e pruderie, osa mettersi a nudo così come mette a nudo i corpi mai patinati, ma imperfetti e cadenti, affannati e affamati dei due bravissimi protagonisti: l'inglese Mark Rylance e la neozelandese Kerry Fox". (Fabio Bo, 'Il Messaggero', 4 maggio 2001)
"Ultimo tango a Londra. La versione aggiornata (hard) del 'Breve incontro' di David Lean. La 'liason pornographique' di Fonteyne ma adultera e anarchica, con l'odore dei corpi e la passione del cuore. Lucido ed estremo, premiato a Berlino con l'Orso d'Oro, tratto da un racconto di Kureishi, è pieno di 'cinema del disastro' d'amore il nuovo film di Patrice Chéreau (...) Relazione pericolosa, perché dalla natura alla cultura l'amore sta in altalena, sempre. Efficace". (Silvio Danese, 'Quotidiano Nazionale', 4 maggio 2001)
"Tratto da un racconto di Haneif Kureishi, nel suo genere 'Intimacy' è un film riuscito, il primo di Chéreau in venticinque anni (...) Rispetto al presunto archetipo 'Ultimo tango a Parigi' di Bernardo Bertolucci (1972) la prospettiva di 'Intimacy' è capovolta: nessun estetismo, anzi vari anestetismi, fisici e ambientali". (Maurizio Cabona, 'Il giornale', 6 maggio 2001)
"Chéreau e la sua sceneggiatrice partecipano del disagio dei loro antieroi. Stanno dalla loro parte, li capiscono, li amano. (...) la recita delle altrui tristezze e l'ambizione di recitarle in spazi più importanti sono un altro dei mille modi di riempire il tempo o di aspirare ad altro, ma anche di imparare a soffrire e di darsi una ragione. Strano e serio percorso quello di Chéreau". (Goffredo Fofi, 'Panorama', 24 maggio 2001)