Interstella 5555 - The 5tory of the 5ecret 5tar 5ystem

Il techno-rock sposa i manga giapponesi: un musical d'animazione muto, romantico e fantascientifico

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GIAPPONE, FRANCIA 2003
Un manager senza scrupoli fa rapire quattro musicisti provenienti da un'altra galassia per farli diventare la più nota band sulla Terra.
SCHEDA FILM

Regia: Kazuhisa Takenouchi

Sceneggiatura: Daft Punk

Musiche: Daft Punk

Montaggio: Shigeru Nishiyama, Olivier Gajan

Durata: 67

Colore: C

Genere: ANIMAZIONE MUSICALE

Specifiche tecniche: 35 MM

Produzione: THOMAS BANGALTER, GUY-MANUEL DE HOMEM-CHRISTO PER DAFT LIFE LTD., TOEI ANIMATION COMPANY, CEDRIC HERVET

Distribuzione: REVOLVER

Data uscita: 2003-10-10

NOTE
- ANIMAZIONE: LIJI MATSUMOTO.
CRITICA
"Nostalgico nei disegni, molto anni '70, 'Interstella' è feroce e moderno nel tema: sembra una lucida analisi della globalizzazione musicale e dell'industria dello spettacolo, due temi dei quali i Daft Punk sono al tempo stesso vittime e fruitori. Non un film per tutti: se non amate né le anime né le discoteche la visione potrebbe trasformarsi in un supplizio. Ma per chi è del giro, o ambisce a diventarlo, un sicuro film culto": (Alberto Crespi, 'L'Unità', 17 ottobre 2003)

"'Interstella 5555' raggruppa due specie di fan, quelli del vecchio cartoon giapponese di 'Capitan Harlock' e quelli del gruppo pop Daft Punk, misterioso e invisibile duo musicale francese. Il supervisore Leiji Matsumoto usa Discovery, raccontando senza parole le gesta di un discografico senza scrupoli che rapisce un gruppo rock alieno e lo porta sulla terra. Per 67 minuti si guarda e ascolta con effetti stranianti psichedelici in un film curioso, merito del regista Kazuisha Takenouchi, che offre fantasy ed eroi nel più violento e strano musical rock del Duemila". (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 18 ottobre 2003)

"Quando la musica incontra il cartone animato, quando l'anima giapponese anni '70 dello sceneggiatore-regista Leiji Matsumoto ('Capitan Harlock', 'Galaxy Express 999') si fonde con le sonorità techno house dei francesi 'Daft Punk'. E' 'Interstella 5555' di Kazuhisa Takenouchi, niente parole ma molte emozioni. Un'opera aliena, romantica e malinconica". (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 17 ottobre 2003)