Dopo vent'anni, il matrimonio tra Margareth, donna alto-borghese e Jack vive momenti di crisi. Nella sua lussuosa villa, Margareth in profonda crisi si appresta a scrivere un biglietto in cui annuncia l'intenzione di togliersi la vita, quando all'improvviso entra in casa Tony, un killer assoldato dal marito per ucciderla. Tony riferisce che deve aspettare un segnale telefonico da Jack, dopodichè violenterà e poi ucciderà la donna. Nel frattempo, i due cominciano a parlare di amore, di sesso, di omicidi e Tony chiama più volte lo psicanalista presso cui è in cura. Margareth, che ora non vuole più morire, capisce di poter far cambiare idea al killer, che ha molti rimorsi per aver anni prima ammazzato su ordine della mafia il fidanzato della sorella. Arriva il segnale, si sente un colpo di pistola, ma quando, più tardi, Jack rincasa, trova Margareth ancora viva. Segue un violento scambio di reciproche accuse di fronte al quale Tony vorrebbe uccidere tutti e due i coniugi. Nel rimpallo di responsabilità, nessuno muore ma Margareth toglie al marito la proprietà di tutte le imprese commerciali e ne rimane unica titolare. A Jack, ormai povero cacciato di casa e senza lavoro, non resta che ricominciare da capo.
SCHEDA FILM
Regia: Paul Mazursky
Attori: Olinda Turturro, Steven Randazzo, Davil Merino, Jeffrey Wright, Ryan O'Neal - Jack O'Donnel, Paul Palminteri - Tony, Paul Marzursky - Dottor Susskind, Amber Smith - Debbie, Elisa Leonetti - Maria, Mark Nassar, Stephen Spinella, Cher - Margaret O'Donnel, Max Norat
Soggetto: Chazz Palminteri
Sceneggiatura: Chazz Palminteri
Fotografia: Fred Murphy
Musiche: Phillip Johnston
Montaggio: Nicholas C. Smith
Durata: 92
Colore: C
Genere: GROTTESCO
Specifiche tecniche: NORMALE
Tratto da: TRATTO DALTESTO TEATRALE DI CHAZZ PALMINTERI
Produzione: TRIBECA (JANE ROSENTHAL, ROBERT DE NIRO)
Distribuzione: CECCHI GORI GROUP - CECCHI GORI HOME VIDEO
NOTE
REVISIONE MINISTERO FEBBRAIO 1997
CRITICA
Certi registi finiscono per guadagnarsi il nostro affetto al di là dei loro meriti. Prendiamo Paul Mazursky. é il classico talentaccio che una ne fa e cento ne pensa. Non ha stile, non ha finezza, ma ha estro e vigore. Inoltre, da buon attore, sa scegliere e dirigere gli interpreti come pochi. Nessun suo film è bello fino in fondo, ma nessuno ci è mai davvero indifferente. (Il Messaggero, Fabio Ferzetti, 7/4/97)