Bert Munro è un eccentrico uomo di mezza età che vive completamente solo in una piccola baracca in un paesino della Nuova Zelanda. Ha un unico grande sogno a cui lavora da più di trent'anni: mettere a punto la sua motocicletta, una Indian Twin Scout del 1920, partire per l'America, e stabilire sulla pista di Bonneville il nuovo record di velocità su due ruote. Solo il piccolo Thomas, il suo vicino di casa, crede in lui, mentre per tutti gli altri abitanti del villaggio è un pazzo visionario che però nessuno di loro riesce a non amare. Quando, grazie alla generosità dei suoi concittadini, ai risparmi di una vita e ad un'ipoteca sulla casa, riesce a imbarcarsi su un traghetto diretto in America con in tasca soltanto 2000 dollari, Bert inizia un viaggio attraverso gli Stati Uniti per realizzare il suo sogno prima che sia troppo tardi e il suo cuore si arrenda...
SCHEDA FILM
Regia: Roger Donaldson
Attori: Anthony Hopkins - Burt Munro, Diane Ladd - Ada, Paul Rodriguez - Fernando, Aaron Murphy - Tom, Annie Whittle - Fran, Chris Bruno - Bob Higby, Carlos La Camara - Tassista, Jessica Cauffiel - Wendy, Patrick Flueger - Rusty, Walton Goggins - Marty Dickerson, Bruce Greenwood - Jerry, Joe Howard - Otto Donner, Christopher Lawford - Jim Moffet, Gavin Grazer - Mike, William Lucking - Rolly Free, Eric Pierpoint - Earl, Laurel Moglen - Ali, Chris Williams - Tina, Lana Antonova, Juliana Bellinger - Jackie, Martha Carter, Brian Clark, Campbell Cooley - Ingegnere, Wesley Dowdell - Troy, Todd Emerson, Tim Farmer - Warren, Latham Gaines, James Gaylyn, Saginaw Grant - Jake, Craig Hall, Joseph Hamilton, Kristen Marie Hullinger, Tom Jacobsen, Greg Johnson - Duncan, Aaron Justesen, Noelle Lee Kaine, Mark Kolodzieg Jr., Nicholas Lanier, Morgan Lund - Leroy Il Cowboy, Michael Mantell - Glenn, Tessa Mitchell - Sarah, Dan Moody, Steve O'Neill, Bill Osborne, Grant Lee Peterson, Charles Pierard, Aaron Radl, Iain Rea - George, Bill Richardson - Vicino Di Burt, Mick Rose - Brian, Mark Ruka, Tim Sabuco, Tim Shadbolt, Daniel Sing - Ken, Antony Starr - Jeff, Kate Sullivan - Doris, Annette Wright - Rhonda, Phoebe Falconer - Janice Springfield, Tony Wilson (II), David Stevens (III)
Sceneggiatura: Roger Donaldson
Fotografia: David Gribble
Musiche: J. Peter Robinson
Montaggio: John Gilbert (II)
Scenografia: Robert Gillies, J. Dennis Washington
Costumi: Nancy Cavallaro, Jane Holland
Effetti: Kent Houston, Weta Digital Ltd.
Altri titoli:
L'indiano più veloce del mondo
Durata: 124
Colore: C
Genere: BIOGRAFICO AVVENTURA DRAMMATICO
Specifiche tecniche: SUPER35, 35 MM (1:2.35)
Produzione: NEW ZEALAND FILM COMMISSION, WFI PRODUCTIONS LTD., 3 DOGS AND A PONY, OLC/RIGHTS ENTERTAINMENT INC.
Distribuzione: I.I.F. (2006)
Data uscita: 2006-04-07
CRITICA
"'Indian, la grande sfida', da una storia reale, è un coraggioso road movie, che punta su un eroe che meno modaiolo di così non potrebbe essere: è timido, povero, non alza mai la voce, odia farsi notare e non è certo giovane. Ma ne fa un vincente vero che, come tutti i grandi, mantiene un profilo basso. E con un Anthony Hopkins talmente credibile da farci dimenticare che fino a poco fa si chiamava Hannibal andava in giro a mangiare la gente. Il regista però è così attento a rispettare la verità della storia, che a tratti il film, al contrario del protagonista, perde velocità. Ma è un peccato veniale e la storia procede senza strappi al motore." (Roberta Bottari, 'Il Messaggero', 7 aprile 2006)
"Dopo 10 minuti (ne dura 124), il film è già di una retorica molesta. Hopkins tocca un vertice del peggio, è tutto un birignao, una posa, fa il vecchio che deve essere compatito e amato ma vuol gareggiare con la sua vecchia moto Indian del 1920, taroccandola, nella gara di corsa di Bonneville, Utah. (...) Estenuante per sentimentalismo e falsità, ripetuto e con l'esecrabile filosofia del meglio '5 minuti da leone'. Ci sono teddy boys e bambini coccoloni, vicini premurosi e il letto sensual massage, a parte il fatto che il caro Hopkins, lontanissimo da 'Hannibal the Cannibal', ha problemi di prostata e passa metà film a fare pipì. Mah." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 8 aprile 2006)
"Sir Anthony Hopkins continua a inanellare pregevoli performance, anche se negli ultimi tempi dà l'impressione di doversi accontentare anche lui - in termini di sceneggiature e regie - di quel che passa il convento internazionale. Questo 'Indian - La grande sfida', per esempio, è una di quelle belle storie edificanti e moralmente paradigmatiche di routine, nelle quali un mostro sacro come lui fa la differenza. (...) L'operazione funziona quando Hopkins dà spessore al suo rapporto morboso con la moto che diventa ragione di vita, un po' meno quando deve reinventare la leggenda." (Alberto Castellano, 'Il Mattino', 8 aprile 2006)