INCHIESTA SU UN DELITTO DELLA POLIZIA

In una cittadina di provincia la polizia arresta il pregiudicato Michel Seujat, accusandolo di furto con scasso. L'uomo protesta la propria innocenza, ma i tre inquirenti - il commissario Bertrand e gli agenti Rabut e Bonetti - non solo no gli credono, ma per fargli confessare la presunta verità lo tempestano di pugni, tanto da ucciderlo. Rivoltasi al magistrato, la vedova di Michel ottiene l'apertura di un'inchiesta, che viene affidata al giudice istruttore Bernard Level. Deciso a condurla con fermo rigore, questi s'accorge ben presto, dal comportamento dei tre indiziati che hanno cercato di occultare una preziosa testimone, la prostituta Danielle - che l'accusa contro di loro ha qualche fondamento. Volendo impedire al magistrato di trascinarli in corte d'Assise, i poliziotti - fallito il primo tentativo - cominciano contro Level un'opera di intimidazione dapprima inscenando contro suo figlio François un'accusa di detenzione di stupefacenti: poi arrestando, per indurre Danielle a ritrattare la propria testimonianza. Il suo protettore; incolpando, infine, di ricettazione la fidanzata del magistrato. Resistendo a tutte le pressioni, Level conduce Bernard, Rabut e Bonetti sul banco degli imputati, ma la loro difesa, affidata a un avvocato tanto abile quanto privo di scrupoli, ne ottiene l'assoluzione, nonostante un personale intervento, nel dibattimento dello stesso giudice istruttore.