Estate 2012. Mariangela Barbanente e Cecilia Mangini vogliono raccontare con un film on the road com'è cambiata la Puglia, loro terra d'origine e tema centrale dei documentari realizzati da Mangini negli anni Sessanta. Epoche e luoghi si intrecciano, gli archivi dialogano col presente indagando un luogo nella sua continuità. Quella stessa estate un giudice ammette che Taranto è una città in ostaggio dell'inquinamento che l'acciaieria ILVA produce e ordina l'arresto del proprietario, Emilio Riva. Il viaggio diventa così l'occasione per confrontarsi con domande che Cecilia Mangini aveva posto al centro della sua ricerca: come guardare all'industria che riscatta una terra, che la traina fuori dalla sua dimensione arcaica, ma ponendola in un presente crudele e contraddittorio? Le riposte non possono che essere cercate nelle persone incontrate: prospettive personali ed uniche su di un tema collettivo che sembra destinato a metterci in discussione ieri come oggi.
SCHEDA FILM
Regia: Mariangela Barbanente, Cecilia Mangini
Attori: Mariangela Barbanente - Se stessa, Cecilia Mangini - Se stessa
Sceneggiatura: Mariangela Barbanente, Cecilia Mangini
Fotografia: Roberto Cimatti
Musiche: Teho Teardo
Montaggio: Pietro Lassandro
Suono: Gianluigi Gallo - presa diretta
Durata: 80
Colore: C
Genere: DOCUMENTARIO
Specifiche tecniche: SONY NEX-FS700, HD, 16:9 (1:1.78)
Produzione: GIOIA AVVANTAGGIATO PER GA&A PRODUCTIONS, IN COLLABORAZIONE CON ELENFANT FILM, RAI CINEMA, APULIA FILM FUND
NOTE
- REALIZZATO CON IL SOSTEGNO DELLA CINETECA DI BOLOGNA E DEL CENTRO PER LO SVILUPPO DELL'AUDIOVISIVO E DELL'INNOVAZIONE DIGITALE IN EMILIA ROMAGNA. FILM RICONOSCIUTO D'INTERESSE CULTURALE CON IL SOSTEGNO DI MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI-DIREZIONE GENERALE PER IL CINEMA.
CRITICA
"C'era una volta la Puglia che si riscattava dall'arretratezza, guardando all'avvento delle fabbriche con la speranza di lasciarsi alle spalle un passato d'arcaica sopravvivenza. Era la Puglia della barese Cecilia Mangini, classe 1927, cineasta, fotografa e soprattutto intellettuale di un'epoca di cui è tra le rare testimoni lucide e tuttora civilmente impegnate. Pasionaria ed interprete acuta del suo tempo, ha affiancato nomi come Pasolini e Lino Micciché. Oggi torna a Taranto e Brindisi in un road movie con la conterranea Barbanente per sostenere le mobilitazioni di operai devastati, tra disoccupazione e malattia. Parliamo dell'Ilva/Italsider, tra le peggiori realtà dell'orrore (post?) industriale di un Meridione che è nuovamente stanco di reagire. Cecilia, straordinaria e vitale, si rivolge ai giovani 'dovete reagire, incatenarvi, imbrattare le strade!' mentre loro galleggiano su un'inerzia assoluta che la sconvolge. 'Posso sopportare tutto, ma l'inerzia no'. Imperdibile." (Anna Maria Pasetti, 'Il Fatto Quotidiano', 23 gennaio 2014)