A New York, il detective Malloy avvicina in un bar Frannie, una professoressa di letteratura, pronta ad incontrare e ad aiutare fuori orario uno studente di colore della sua classe. Un donna è stata uccisa nel giardino della casa di Frannie, e Malloy indaga. Frannie nel tempo libero si incontra con Pauline, la sorellastra, che vive nell'appartamento sopra un equivoco locale di spogliarelli. Rievocando il passato del loro padre, le due donne mettono in campo le rispettive insicurezze nei rapporti sentimentali. Così Frannie accetta gli inviti che gli rivolge Malloy, e ben presto tra i due comincia una relazione. Lui dice di essere separato ma di voler vedere spesso i figli che vivono con la madre. Lei sembra accettare tutto con indifferenza. Una notte viene assalita da uno sconosciuto, poi altre uccisioni si susseguono, fino a quando a cadere sotto i colpi del killer è anche Pauline. Frannie è convinta, da un tatuaggio che Malloy ha sul polso e che lei ha visto in altre occasioni, che lui sia il colpevole. In occasione di un nuovo incontro tra loro, lo lega con le manette e scappa per denunciarlo. Incontra il suo collega, che però ....
SCHEDA FILM
Regia: Jane Campion
Attori: Meg Ryan - Frannie Thorstin, Mark Ruffalo - Detective James A. Malloy, Kevin Bacon - John Graham, Jennifer Jason Leigh - Pauline Avery, Nick Damici - Detective Rodriguez, Sharrieff Pugh - Cornelius Web, Sunrise Coigney - Madre di Frannie da giovane, Micheal Nuccio - Padre di Frannie da giovane, Alison Nega - Fidanzata del padre di Frannie da giovane, James Firo - Detective Halloran, Heather Litteer - Angela Sands, Arthur J. Nascarella - Captain Crosley, Jacinto Taras Riddick - Detective, Hal Sherman - Detective, Sandy Vital - Ballerina Baby Doll, Patrice O'Neal - Hector, buttafuori Baby Doll, Funda Duval - Barista Baby Doll, Ami Goodheart - Ballerina Baby Doll, Nancy La Scala - Ballerina Baby Doll, Theo Kogan - Barista Baby Doll, Tim House - Cliente Baby Doll, Karen Riggins - Ballerina Baby Doll, Sharon Riggins - Ballerina Baby Doll, Dominick Aries - Marito premuroso, Susan Gardner - Moglie perfetta, Daniel T. Booth - Barista del Red Turtle, Dana Lubotsky - Testimone omicidio in lavanderia, Panicker Upendran - Tassista, Kendra Zimmerman - Cameriera Caffè, Zach Wegner - Studente di Frannie, Sebastian Sozzi - Studente di Frannie, Yaani King - Studente di Frannie, Frank Harts - Studente di Frannie, Cordell Clyde - Informatore, Julius Leflore, Lou Martini Jr., Vinny Vella Sr., Michelle Hurst - Insegnante
Soggetto: Susanna Moore - romanzo
Sceneggiatura: Susanna Moore, Jane Campion
Fotografia: Dion Beebe
Musiche: Hilmar Örn Hilmarsson
Montaggio: Alexandre de Franceschi
Scenografia: David Brisbin
Costumi: Beatrix Aruna Pasztor
Effetti: Drew Jiritano, Andy Brown, Neil Ruddy, Animal Logic, Atlab
Durata: 99
Colore: C
Genere: THRILLER POLIZIESCO
Tratto da: romanzo "Dentro" di Susanna Moore
Produzione: NICOLE KIDMAN E LAURIE PARKER PER RED TURTLE, PATHE PRODUCTIONS, SCREEN GEMS INC.
Distribuzione: NEXO
Data uscita: 2003-12-19
CRITICA
"Il film troppo lambiccato, non del tutto riuscito ma interessante, ha suscitato negli Stati Uniti fastidio, ostilità, censure. Si capisce. Ci sono quasi tutte le pratiche sessuali, anche consuete e modeste, che tanti anglosassoni considerano perverse. (...) Ci sono i delitti assai raccapriccianti di un serial killer che ammazza soltanto ragazze (...) C'è una coppia socialmente e culturalmente squilibrata ma non stereotipata (...) C'è una violazione degli schemi che ha irritato almeno quanto, quasi vent'anni fa, irritò il richiamo sessuale di Isabella Rossellini in "Velluto blu" di Lynch: ma come? La nostra Meg Ryan, sognatrice e battutista bionda delle commedie sentimentali, usata per interpretare quelle cose? Ma poi c'è New York. Straordinaria. Tutto avviene nell'East Village, nella zona a sud di Manhattan, rappresentato come un luogo tragico, disperato e incerto (...) Vista con altri occhi, la metropoli esemplare rispecchia inquietudine, minaccia." (Lietta Tornabuoni, 'L'Espresso', 31 dicembre 2003)
"Dispiace certamente il fatto che una regista come Jane Campion, in grado di offrire in passato titoli sostanziosi e coinvolgenti, sia caduta in modo così plateale nelle trappole di un cinema banale e insulso: dove la confezione rivela capacità formali impeccabili ma non può nascondere obiettivi commerciali legati solo al taglio pruriginoso e voyeuristico. Tra drammi esistenziali inespressi, caratteri individuali appena accennati e psicanalisi da supermercato profusa a piene mani (il ricordo del padre nelle immagini 'retrò'), la vicenda va avanti a fatica, lasciando lo spettatore solo nell'attesa di vedere la ragazza 'acqua e sapone' Meg Ryan alle prese con esibizioni erotiche varie." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 136, 2003)