TRAMA BREVE
Fra Frank e la misteriosa donna incontrata per caso scoppia improvviso il colpo di fulmine. Questa, più grande di lui e già con due bambini, ha appena divorziato da un marito violento e geloso che, dopo essere venuto a conoscenza della relazione, uccide Frank. Non riuscendo ad ottenere giustizia dalla legge, la famiglia della vittima decide di vendicarsi da sola.
TRAMA LUNGA
Estate, costa del Maine. Matt Flower è un medico che esercita nella cittadina natale ed è sposato con Ruth, newyorchese ed insegnante di musica corale. Hanno un figlio, Frank, che studia architettura ed ora, a casa per le vacanze, sta lavorando come pescatore di aragoste per guadagnarsi qualche soldo. La tranquillità della famiglia è turbata da una inquietudine. Frank infatti ha avviato una relazione con Natalie, una ragazza del posto, giovane ma più grande di lui, con due figli piccoli e separata dal marito. La situazione è aggravata dal fatto che quest'ultimo, Richard, vive in paese, è piuttosto rissoso e non intende rassegnarsi alla separazione. Frank si trova spesso in mezzo alle liti tra i due coniugi e prende le difese di Natalie. Un giorno il fatto si ripete: i bambini piangono, Frank dice che Natalie non è in casa, ma Richard fa finta di uscire, poi rientra. Natalie scende, tra i due uomini nasce una colluttazione, e poi si sente un colpo partire dalla pistola di Richard: Frank rimane a terra privo di vita. Per i genitori il colpo è durissimo. Sanno però che il colpevole è sicuro, e che verrà punito. Con il passare dei giorni questa certezza diminuisce sempre di più. Quando Richard ottiene la libertà su cauzione, per i due il momento diventa oltremodo difficile. All'esterno sembrano essersi ripresi, e accettano anche inviti nella casa di campagna di una coppia amica. Ma poi le liti cominciano, si rinfacciano le colpe, si scambiano accuse. Finché a Ruth non capita di incontrare sempre più spesso Richard in giro per il paese, e ne informa il marito. Una notte, all'improvviso, Matt si presenta a casa di Richard con un'arma. Minacciandolo, lo fa uscire, e, alla guida della macchina, lo fa dirigere verso la casa dell'amico. Appena arrivati, mentre Richard non vede, Matt gli spara più colpi addosso, e poi a terra lo finisce. Il corpo, con l'aiuto dell'amico, viene nascosto. Quindi Matt torna a casa e si rimette a letto. La moglie gli chiede se è tutto fatto. Lui gli risponde di si. La notte prosegue imperturbabile sulla cittadina.
SCHEDA FILM
Regia: Todd Field
Attori: Sissy Spacek - Ruth Fowler, Marisa Tomei - Natalie Strout, Tom Wilkinson - Matt Fowler, Nick Stahl - Frank Fowler, William Mapother - Richard Strout, William Wise - Willis Grinnel, Celia Weston - Katie Grinnel, Karen Allen - Marla Keyes, Justin Ashforth - Tim Bryson, Frank T. Wells - Henry
Soggetto: Andre Dubus
Sceneggiatura: Robert Festinger, Todd Field
Fotografia: Antonio Calvache
Musiche: Thomas Newman
Montaggio: Frank Reynolds
Scenografia: Shannon Hart
Costumi: Melissa Economy
Durata: 130
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Tratto da: TRATTO DA UN RACCONTO DI ANDRE DUBUS
Produzione: GOOD MACHINE, GREENESTREET FILMS INC., STANDARD FILM COMPANY INC.
Distribuzione: MEDUSA - DVD MEDUSA (2002)
Data uscita: 2002-03-15
TRAILER
NOTE
OSCAR NOMINATIONS: MIGLIOR FILM, MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE, MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA (SISSY SPACEK), MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA (TOM WILKINSON), MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA (MARISA TOMEI).
GOLDEN GLOBE (2002) A SISSY SPACEK COME MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA (CATEGORIA FILM DRAMMATICO).
PREMIO AMERICAN FILM INSTITUTE A SISSY SPACEK COME MIGLIOR ATTRICE.
PREMIO LOS ANGELES FILM CRITICS ASSOCIATION A SISSY SPACEK COME MIGLIORE ATTRICE E MIGLIOR FILM.
PREMIO NEW YORK FILM CRITICS CIRCLE A TOM WILKINSON COME MIGLIORE ATTORE, A SISSY SPACEK COME MIGLIORE ATTRICE, MIGLIOR FILM.
PREMIO NATIONAL BOARD OF REVIEW AWARD COME MIGLIOR SCENEGGIATURA, MIGLIOR REGIA, MIGLIOR FILM.
SUNDANCE FILM FESTIVAL, PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA A SISSY SPACEK E TOM WILKINSON.
CRITICA
"Arriva 'In the Bedroom', il film che ha sbarrato la strada dell'Oscar a 'La stanza del figlio'. Anche qui una coppia perde un ragazzo. Ma siamo in America, c'è un colpevole, oltre al dolore il problema è come punirlo. Grandi attori (Tom Wilkinson e Sissy Spacek, 2 delle 5 candidature all'Oscar). Script ben elaborato e denso di sottotesti. Regia sorvegliatissima del 38enne Todd Field. Che nella prima metà è tutto pudore e allusioni, come per non sbagliare, ma poi si concede un paio di affondi memorabili". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 15 marzo 2002)
"A differenza della maggior parte dei film consimili, 'In the bedroom' investe più attenzione nel modo di rappresentare che nell'esito dell'azione: se di thriller si tratta, il thriller è molto psicologizzato, intellettualizzato, risolto in termini di stile anziché di banale ricatto emotivo. Alla solarità delle prime sequenze, Field sostituisce per gradi un inferno famigliare di solitudine, desolazione, instabilità, apatia mista a rancore: lo fa in una forma 'raffreddata', quasi metafisica, che ricorda certi racconti di Raymond Carver o un film come 'Magnolia'". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 16 marzo 2002)
"La regia dell'esordiente Todd Field (interprete dell'ultimo film di Kubrick) è abile a sospendere l'incombenza della tragedia, ma è anche troppo sofisticata quando taglia i momenti drammatici per un pudore che, così dichiarato, diventa impudico. Ottimi attori e un feroce senso di realtà non bastano a distogliere l'attenzione dal senso ambiguo di un film sostanzialmente irrisolto". (Silvio Danese, 'Il Giorno', 14 marzo 2002)
"Da un racconto di Andre Dubus, il regista debuttante Todd Field dirige un film comunque volte candidato all'Oscar su una storia di famiglia nel Maine. (...) Gli interpreti sono tutti molto bravi". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 22 marzo 2002)
"Todd Field, il regista, procede lento, senza soprassalti, con tagli secchi e montaggio afasico, giri di parole incompiuti. Lei fuma, lui beve, quasi nessuno piange. Non si sprecano fazzoletti, non sale la musica, il melodramma esiste secondo regola, ma stavolta è ghiacciato. Stritola l'anima più che il cuore (...) Un film terribile, temibile, difficile da metabolizzare. E anche da accettare. Ma assolutamente da vedere". (Piera Detassis, 'Panorama', 28 marzo 2002)