Ray Blent studia all'università di Custer e fa parte della squadra di pallacanestro del campus di cui è considerato l'asso. Ha una fidanzata, June. I due ragazzi si amano molto e vorrebbero sposarsi ma, poiché non hanno denaro a sufficienza, hanno deciso di aspettare. Alla vigilia di una partita importante contro una squadra russa, a Ray viene recapitato un messaggio: se durante il match farà finta di non essere in forma e lascerà che gli avversari vincano, riceverà una grossa somma di denaro. Per correttezza Ray rifiuta ma il giorno dopo qualcuno, misteriosamente, gli fa trovare il denaro nel suo armadietto. Il ragazzo non vuole cedere al ricatto e allora, poiché secondo il regolamento universitario, chi non supera un esame non può partecipare a gare sportive, si fa bocciare. L'intero campus universitario insorge contro il professore che lo ha bocciato ma questo rifiuta di cambiare il suo voto. Intanto le due squadre scendono in campo e, senza Ray, la sua squadra perde visibilmente. Il professore, però, decide di dare una seconda opportunità a Ray e gli lascia ripetere il test. Il ragazzo non può tradire i suoi compagni, quindi lo supera e scende in campo deciso a vincere.
SCHEDA FILM
Regia: Joshua Logan
Attori: Anthony Perkins - Ray Blent, Jane Fonda - June Ryder, Ray Walston - Professor Leo Sullivan, Marc Connelly - Charles Osman, Anne Jackson - Myra Sullivan, Murray Hamilton - Coach Hardy, Bob Wright - Preside Nagel, Bart Burns - Davis, Elizabeth Patterson - Connie, Barbara Darrow - Frieda Jensen, Tom Laughlin - Fred Jensen
Soggetto: Howard Nemerov, Russel Crouse, Howard Lindsay
Sceneggiatura: Julius J. Epstein
Fotografia: Ellsworth Fredericks
Musiche: Cyril J. Mockridge
Montaggio: Philip W. Anderson
Costumi: Kay Nelson
Durata: 86
Genere: COMMEDIA
Specifiche tecniche: 35 MM
Tratto da: romanzo "The Homecoming Game" di Howard Nemerov e commedia di Russel Crouse e Howard Lindsay
Produzione: MANSFIELD PRODUCTIONS, WARNER BROS.
Distribuzione: WB
CRITICA
"Si tratta di una commediola senza pretese, che riesce però a destare un certo interesse. Spigliata la recitazione, discreta la regia." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 48, 1960)