Due giovani che si amano fuggono di casa per realizzare il loro sogno d'amore. Ma ben presto, esaurite le loro risorse, si riducono in miseria. Lui, che ha una discreta voce, trova una scrittura in un varietà di infimo ordine dove è preso dalle grazie di una ballerina. La ragazza tradita fugge dall'albergo dove conviveva con il suo amante e starebbe per commettere uno sproposito se non intervenisse un maturo cantante lirico che, per l'impressionante somiglianza della fanciulla con una sua figlia defunta, la prende a ben volere e l'adotta. Il giovanotto, piantato in asso dalla ballerina, è pentito e vorrebbe riparare i male fatto. Il padre putativo si vuole opporre alla loro riappacificazione, ma quando è convinto che i due giovani si amino profondamente, è lieto di facilitare la loro unione.
SCHEDA FILM
Regia: Giacomo Gentilomo
Attori: Aristide Garbini - Cliente nervoso, Lina Gennari, Vira Silenti, Tatiana Farnese, Carlo Dapporto - Cesarino, Vera Ruberti - Pepita, Claudio Ermelli - Gaspare, Tito Schipa - Francesco Gualdi/Severi, cantante lirico, Lucia D'Alberti - Flavia, Lauro Gazzolo - Peppino, Luigi Almirante - Miguel Morales, Ernesto Almirante - Brocca, Elena Luber - Gabriella/Angela, Guglielmo Barnabò - Giacomo Libretti, Loris Gizzi - Il cantante Fasola, Olinto Cristina - Direttore del teatro lirico, Ada Dondini - Cliente dell'albergo, Alberto Rabagliati - Massimo, Emilio Petacci - Commissario
Soggetto: Dino Hobbes Cecchini, Giacomo Gentilomo, Tullio Pinelli, Alessandro De Stefani
Sceneggiatura: Tullio Pinelli, Alessandro De Stefani, Dino Hobbes Cecchini, Giacomo Gentilomo
Fotografia: Renato Del Frate
Musiche: Gino Filippini
Scenografia: Gastone Medin
Altri titoli:
Il canto dell'amore
Durata: 82
Produzione: FONO ROMA LUX
Distribuzione: LUX FILM
NOTE
-MUSICHE DIRETTA DA: ALBERTO PAOLETTI. - DURANTE LA LAVORAZIONE ERA STATO PREANNUNCIATO COL TITOLO "IL CANTO DELL'AMORE".
CRITICA
"[...] Il film è condotto con abilità, con l'interpolazione di scenette divertenti. Schipa e Rabbagliati hanno recitato bene. Tre gustose macchiette sono state impersonate da Lauro Gazzolo, Guglielmo Barnabò e Ernesto Almiurante, simpaticissimi [...]". (Anonimo, "La Stampa", 10/3/1944).