Dopo 40 anni di conflitti in Irlanda del Nord, i partiti politici britannici e irlandesi si incontrano a St. Andrews, in Scozia, per cercare di stabilire un accordo definitivo di pace. Il successo dei colloqui dipende dal focoso leader del Partito Democratico lealista Ian Paisley e l'ex comandante dell'IRA Martin McGuinness. Per una serie di circostanze i due nemici giurati, che dovranno accettare di condividere il potere, si trovano costretti a fare un breve viaggio insieme, nella stessa macchina. Durante il percorso, all'iniziale diffidenza e scambio di battute amare, seguirà una conversazione che farà emergere spiragli nelle rispettive armature. I due leader politici scopriranno così di non essere tanto dissimili dando vita a un'amicizia che cambierà il corso della Storia.
SCHEDA FILM
Regia: Nick Hamm
Attori: Timothy Spall - Ian Paisley, Colm Meaney - Martin McGuinness, Toby Stephens - Tony Blair, Catherine McCormack - Kate Elgar, Freddie Highmore - Jack, l'autista, John Hurt - Harry Patterson, Mark Lambert - Bertie Ahern, Barry Ward - Ian Paisley Jr., Ian Beattie - Gerry Adams, Ian McElhinney - Rory McBride, Daniel Portman - Frank, Lucy Cray Miller - Reporter, Lorna Quinn - Reporter, Richard Doubleday - Reporter, Patrick Joseph Byrne - Reporter, Virginie Le Brun - Assistente di volo, Kristy Robinson - Mary Lou McDonald
Sceneggiatura: Colin Bateman
Fotografia: Greg Gardiner
Musiche: Stephen Warbeck
Montaggio: Chris Gill
Scenografia: David Craig
Costumi: Susan Scott
Durata: 94
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Produzione: NICK HAMM, MARK HUFFAM, PIERS TEMPEST PER GREENROOM ENTERTAINMENT, TEMPO PRODUCTIONS, IN ASSOCIAZIONE CON LIPSYNC PRODUCTIONS, GOREAN FILMS, NORTHERN IRELAND SCREEN
Distribuzione: OFFICINE UBU (2017)
Data uscita: 2017-03-30
TRAILER
NOTE
- FUORI CONCORSO ALLA 73. MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2016).
CRITICA
"Mentre ciascuno rivendica i morti per la sua causa il viaggio si fa emblematico, l'abilità di chiudere il senso di un'epoca nel dialogo tra anziani è notevole. Il regista di Belfast Nick Hamm usa due prodigiosi volti di Ken Loach, Colm Meaney e Timothy Spall mentre John Hurt fa l'ultima apparizione. E stavolta attenzione all'autista, non al maggiordomo." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 30 marzo 2017)
"Quanto la dinamica raccontata nel film di Nick Hamm 'Il viaggio - The Journey' corrisponda a come le cose sono effettivamente andate in quel giorno di ottobre del 2006 a St. Andrews, Scozia, o quanto invece la libertà narrativa si sia presa la sua parte non lo sappiamo. Ma di certo, fermo restando uno sfondo solidamente documentato e con nomi e cognomi, l'ipotesi è suggestiva e potente. (...) Abbracciando la lezione della commedia cinematografica italiana nell'adottare lo strumento del sorriso, della sdrammatizzazione, dell'ironia e della valorizzazione della debolezza umana per trattare cose gravi e serissime, il film si poggia su attori sublimi." (Paolo D'Agostini, 'La Repubblica', 30 marzo 2017)
"Pur non assurgendo al livello di un Peter Morgan - il fantastico sceneggiatore di 'The Queen' e 'Frost/Nixon' - l'irlandese Coleman Bateman penetra nel dietro le quinte della scena politica del suo paese con un abile copione di impianto teatrale a dispetto del fatto che 'The Journey' ha un apparente andamento da road movie. Un tragitto in auto di poco più un'ora nelle strade di una Scozia battuta da una pioggia torrenziale, durante il quale Martin McGuiness, leader del Sein Finn e (occultamente) dell'Ira, e il reverendo protestante Ian Paisley, fondatore del partito Unionista e suo acerrimo avversario, si risolsero a deporre metaforicamente, e non solo, le armi. (...) II regista Nick Hamm li segue con professionale discrezione confidando nella bravura anche mimetica dei suoi interpreti: Colm Meaney, un irruento McGuiness, e Timothy Spall, uno scorbutico Paisley." (Alessandra Levantesi Kezich, 'La Stampa', 30 marzo 217)
"Match di mattatori, Spall il Palma d'oro 'Turner', Meany icona di Frears e 'Star Trek' si adattano a tocchi di commedia impropri e digressioni inverosimili (la sosta nel bosco), e tuttavia toccano tragedia e vanità del sangue versato." (Silvio Danese, 'Nazione-Carlino-Giorno', 30 marzo 2017)
"(...) il racconto politico cede il passo alle vicende di singoli individui. E il mondo dentro una macchina scompare al cospetto di stati emotivi e sentimenti personali." (M.M., 'Il Manifesto', 30 marzo 2017)
"NickHamm ricostruisce l'ipotetica trattativa privata tra i due acerrimi nemici divenuti poi Primo Ministro e vice Primo Ministro e invita al confronto e al compromesso un mondo che accecato da aggressività, razzismi e pregiudizi ha smesso di dialogare per imbracciare le anni. Una commedia per ricordare quanti sforzi richieda la pace, bene fragile e prezioso oggi minacciato da nuovi atroci conflitti." (Alessandra De Luca, 'Avvenire', 31 marzo 2017)
"Attori eccellenti, ma ignoti al grosso pubblico e un argomento che non fa presa. Peccato, perché questa commedia inglese è un gioiello." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 31 marzo 2017)