L'orso polare Norm non sa andare a caccia, ma in compenso possiede un dono raro: come il nonno, che un tempo governava l'Artico, Norm riesce a parlare agli esseri umani. Quando Vera, la coraggiosa direttrice marketing di una società edile, si presenta nell'Artico per girare uno spot tv per promuovere case di lusso per il suo spregiudicato datore di lavoro, il costruttore miliardario Mister Greene, Norm sa di dover fare qualcosa per salvare il suo habitat. Incoraggiato dal suo mentore, il gabbiano Socrate, Norm lascia la sua famiglia e si imbarca su una nave diretta verso la New York, insieme con tre piccoli e dispettosi - e quasi indistruttibili - lemming. A Manhattan, dove gli insensibili newyorkesi lo credono un attore in costume da orso polare, Norm diventa improvvisamente una celebrità, con tanto di flash-mob a Times Square e inviti a talk-show televisivi. Ma è Olympia, l'intelligente figlia di Vera, che lo aiuta a mettere in atto un piano per evitare che Mister Greene colonizzi l'Artico.
SCHEDA FILM
Regia: Trevor Wall
Sceneggiatura: Jack Donaldson, Derek Elliott
Musiche: Stephen McKeon
Montaggio: Richard Finn
Effetti: Shadab Kazi
Durata: 86
Colore: C
Genere: ANIMAZIONE
Produzione: ASSEMBLAGE, LIONSGATE, SPLASH ENTERTAINMENT, TELEGAEL
Distribuzione: NOTORIOUS PICTURES
Data uscita: 2016-02-04
TRAILER
NOTE
- VOCI DELLA VERSIONE ORIGINALE: ROB SCHNEIDER (NORM), HEATHER GRAHAM (VERA), BILL NIGHY (SOCRATES), ZACHARY GORDON (NORM CUCCIOLO), KEN JEONG (MR. GREENE), COLM MEANEY (NONNO), GABRIEL IGLESIAS (PABLO/STAN), LORETTA DEVINE (TAMECIA), JANET VARNEY (JANET).
CRITICA
"Peccato aver sprecato il lavoro di tanti animatori, scenografi, programmatori, eccetera, per un film che non ha personaggi convincenti, con situazioni umoristiche che non suscitano alcuna emozione all'interno di una storia fasulla, pensata male e sceneggiata peggio. (...) Davvero, la parte visiva non è male. Il problema è che la storia è il risultato malefico di un pensiero degno del cattivo del film: metto un po' di ecologia, qualche buon sentimento (il rapporto tra Vera e la figlia), New York che va sempre bene e i lemmings che copiano Alvin, aggiungo qualche scena danzante e il film, sicuramente, funziona. E invece no." (Luca Raffaelli, 'La Repubblica', 4 febbraio 2016)
"Fiaba animata ecologista e molto musicata, non eccelle per trovate visive o scrittura dei personaggi ma piacerà parecchio ai piccoli e relative famiglie per la potenza dei contenuti. Ma in fattore di animazioni 'glaciali' la saga di 'Ice Age' e 'Frozen' non hanno, per ora, rivali." (Anna Maria Pasetti, 'Il Fatto Quotidiano', 4 febbraio 2016)
"Non aspettatevi i fasti emotivi di 'Inside Out', l'avventura epica de 'Il viaggio di Arlo' o le risate di pancia di 'Madagascar', 'Ice Age' e 'Minions'. Eppure il cartoon diretto da Trevor Wall ha comunque più di qualche freccia al suo arco a partire dal protagonista simpatico (bella la sua amicizia con una bambina prodigio di New York) e dal cattivo molto ben tratteggiato. Bellissima una sequenza d'azione finale con il nostro orso impegnato a fuggire da New York attraverso flutti che sarebbero ghiacciati per tutti tranne che per lui. Ingiustamente stroncato dalla critica Usa." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 4 febbraio 2016)
"Un film adatto solo per i più piccini che rideranno, esclusivamente, delle gag affidate ai tre lemming pensati come spalla dell'orso. Poco, per una pellicola dove tutto sembra abbondantemente già visto." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 4 febbraio 2016)
"Con richiami a personaggi e a situazioni di altri film d'animazione (dalla serie «L'eraglaciale» a «Madagascar», da «Alvin Superstar» a «Madagascar 2» e a «Cattivissimo me»), l'avventura di Norm è descritta in «Il viaggio di Norm» (...) dallo statunitense Trevor Wall (...). Nel suo primo lungometraggio in computer grafica, nel mentre mostra come un dono di natura, considerato alla stregua di una macchia, di un difetto, possa rivelarsi di un valore inestimabile in particolari contesti, egli racconta per un pubblico di bambini/e (fra i quattro e i dieci anni) una modesta favola a sfondo ecologico, evitando di scadere nel didascalico. Narrativamente lineare e modulata su una struttura collaudata, fra stacchi musicali, trovate talvolta sorprendenti, inattesi siparietti e scenette divertenti, la storia è raffigurata con un'animazione definita «semplificata»: Norm e gli altri personaggi appaiono muoversi in maniera di frequente scoordinata, quasi meccanica: un procedimento più che giustificato comunque per la delineazione, riuscita e incisiva, del cattivo di turno, lo scheletrico, spregiudicato Mister Greene." (Achille Frezzato, 'L'Eco di Bergamo', 16 febbraio 2016)