La campagna emiliana bagnata dal fiume Po è, da tempo, terra di forte immigrazione indiana. Qui Krishna, figlio di un brahmino, lavora come mungitore in un piccolo allevamento di mucche da latte. Il contatto quotidiano con la terra e gli animali riporta spesso la sua mente agli anni dell'infanzia in India, caratterizzata da un clima familiare di grande rispetto per la natura. La stessa vicinanza al Po, lo scorrere lento e maestoso delle sue acque, evoca in Krishna qualcosa della sacralità del Gange. Krishna ha un buon rapporto con la gente del posto. A volte, però, ricordi, tradizioni e convinzioni personali lo fanno sentire poco in sintonia con l'ambiente che lo circonda. Quando la sua vita sembra comunque indirizzarsi verso la felicità, anche grazie all'amore di una ragazza russa che lavora come badante, il rifiuto di accettare la macellazione degli animali improduttivi, dovuto alla sua cultura, spinge Krishna a prendere decisioni estreme, con drammatiche conseguenze. Una superiore serenità sembra comunque avvolgere il suo destino.
SCHEDA FILM
Regia: Roberto San Pietro
Attori: Sukhpal Singh - Krishna, Mudassar Ashraf - Amrit, Marta Tananyan - Maria, Francesco Orlotti, Luigi Monfredini - Allevatore
Soggetto: Roberto San Pietro
Sceneggiatura: Roberto San Pietro, Giovanni Galavotti
Fotografia: Massimiliano Balsamo
Musiche: Marco Biscarini - originali
Montaggio: Roberto San Pietro
Scenografia: Nicola Bruschi
Costumi: Loredana Vitale
Suono: Carlo Missidenti
Altri titoli:
The Vegetarian
Durata: 110
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Produzione: SIMONE BACHINI PER APAPAJA CON RAI CINEMA
Distribuzione: APAPAJA
Data uscita: 2019-03-28
NOTE
- RICONOSCIUTO DI INTERESSE CULTURALE, REALIZZATO CON IL CONTRIBUTO ECONOMICO DEL MIBAC - DIREZIONE GENERALE CINEMA, CON IL SOSTEGNO DI REGIONE EMILIA-ROMAGNA FILM COMMISSION, UNIONE DEI COMUNI DELLA BASSA REGGIANA.
CRITICA
"(...) Prodotto e distribuito dalla bolognese Apapaja, il film è stato girato tra il Gange e il Po. (...) liberamente ispirato a reali esperienze di vita di immigrati indiani, che a partire dagli anni novanta si sono trasferiti in Italia, trovando lavoro soprattutto nelle stalle e nei caseifici e diventando in breve tempo una risorsa indispensabile per tutta la filiera del latte. Sullo sfondo di questa realtà, San Pietro ha intrecciato altre tematiche quali la disgregazione del mondo agricolo e le difficoltà dei piccoli allevatori, i conflitti familiari fra immigrati di prima e seconda generazione." (A. Cal., 'Avvenire', 9 maggio 2019)