Il Tredicesimo è sempre Giuda

ITALIA 1971
A Sonora, un piccolo villaggio confinante col Messico, un gruppo di persone si accinge a festeggiare le imminenti nozze di Ned Carter e Mary Bell: la constatazione che a tavola prenderanno posto tredici convitati induce uno dei presenti a trarre sinistri presagi, confermati poco dopo dall'arrivo di una diligenza con a bordo i cadaveri della sposa e di altri tre passeggeri. La ricerca degli autori del delitto diventa subito febbrile. Il mistero viene finalmente chiarito da due dei convitati, Tim e Joe, i quali, indagando per proprio conto, riescono ad individuare proprio nello sposo l'autore dei delitti. Ned, infatti, all'epoca della guerra di secessione, si era impadronito dell'oro dell'armata sudista, che aveva successivamente nascosto in una miniera abbandonata di proprietà del padre di Mary Bell. Dopo la guerra, fidanzatosi con Mary Bell allo scopo di recuperare più facilmente l'oro nascosto, si era visto costretto ad uccidere il padre della ragazza, il quale aveva scoperto il suo segreto. Poco prima delle nozze, Ned aveva dovuto far uccidere anche la fidanzata, la quale, sospettandolo autore della morte del padre, stava giungendo all'appuntamento nuziale accompagnata da alcuni agenti in borghese. Ned pagherà le sue colpe, soccombendo alla vendetta di uno degli invitati alle nozze, Tim, sinceramente innamorato di Mary Bell.
SCHEDA FILM

Regia: Giuseppe Vari

Attori: Gianni Bernini, Dean Stratford, Giuseppe Castellano, Donald O'Brien, Attilio Dottesio, Maily Doria, Emy Della Betta, Maurice Poli, Fortunato Arena, Giuseppe Bellucci

Soggetto: Adriano Bolzoni

Sceneggiatura: Adriano Bolzoni

Fotografia: Angelo Lotti

Musiche: Carlo Savina

Montaggio: Giuseppe Vari

Altri titoli:

Thirteenth Is a Judas

Il 13º è sempre Giuda

Durata: 89

Colore: C

Genere: WESTERN

Specifiche tecniche: TECHNISCOPE TECHNICOLOR

Produzione: CASTOR FILM PRODUCTIONS

Distribuzione: INDIPENDENTI REGIONALI

CRITICA
Un western dal racconto aggroviglioso e talvolta incoerente tecnicamente modesto e basato su personaggi e situazioni convenzionali (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 72, p.28)