In Spagna il campione di biliardo Jesus partecipa ad un torneo per aiutare con la vincita il vecchio amico Paco, proprietario di un bar e caduto nella morsa degli usurai. Il boss delle scommesse Scalesi invita Jesus a perdere, ma lui non cede, vince e tuttavia assiste all'uccisione di Paco. In preda al rimorso, Jesus si vede un giorno entrare in casa la 17enne Andrea,che lavorava al bar di Paco ed ora non sa dove andare. Jesus non riesce a mandarla via e, al termine di una delle loro litigate, osserva Andrea che prende in mano con naturalezza la stecca di biliardo. Intuisce che la ragazza ha del talento, la allena, la traveste da ragazzo e, dopo alcune competizioni di prova, la porta al torneo mondiale in Italia. Qui Jesus incontra di nuovo Scalesi, che gli ordina ancora di far perdere il suo "uomo". Stavolta Jesus accetta, Andrea perde ma poi torna in gara per il ritiro di un altro concorrente e vince il torneo. In una violenta sparatoria i gangster si ammazzano fra di loro, Andrea vola al mare insieme all'amico Cristopher, Jesus gioca con l'amico che si era ritirato, e che era d'accordo con lui, e pensa a partecipare al prossimo torneo.
SCHEDA FILM
Regia: Enrico Coletti
Attori: Franco Nero - Jesus Barro, Ruth Gabriel - Andrea, Imanol Arias - Scalesi, Thomas Kretschmann - Cristopher, Antonio Valero - Nanni, Arnau Vilardebó - Paco, Gaia Zucchi - Carmen, Franco Diogene - Omaccio, Alessandro Borgese, Raoul Bellucci - Gorilla Calvo, Hal Yamonouchi - Monaco, Steven Luotto - Socrate, Massimo Abate, Ivan Zingariello - Giocatore di biliardo, Pep Tosar
Soggetto: Filippo De Luigi
Sceneggiatura: Enrico Coletti, Carlo Gabriel Nero, Lorenzo De Luca
Fotografia: Roberto Benvenuti
Musiche: Andrea Guerra
Montaggio: Danilo Perticara
Scenografia: Michela Papa
Effetti: Giuseppe Baglivi
Altri titoli:
A tres bandas
Rack Up
The Cuemaster
The Cuemaster: colpo da maestro
Durata: 107
Colore: C
Genere: NOIR
Specifiche tecniche: PANORAMICA A COLORI
Produzione: SUR FILM, VICTORIA SOGEDA
Distribuzione: MEDUSA FILM (1997)
NOTE
- REVISIONE MINISTERO SETTEMBRE 1996
CRITICA
"Il tocco é un film insolito e non perfettamente riuscito. Dominato da un Franco Nero che riesce sempre a restituire spessore ai suoi personaggi, allietato dalla sorprendente Ruth Gabriel che indossa con ironia i panni maschili, il racconto avrebbe meritato una regia più tagliente ed incisiva (in parole povere, é anche troppo lungo), mentre Enrico Coletti indulge in notazioni secondarie. Ed é un peccato, poiché si tratta di un cineasta che sa evocare le atmosfere cupe di una Spagna inedita, dove i rantoli mortali del flamenco si al ternano al canto delle pistole , alle sventole del massacro ed agli insulti della vendetta criminale. Si veda, in tal senso, la scena della cupola malavitosa avvolta nelle luci discrete della sauna, mentre alcuni capitoli hanno un sapore neoespressionistico che andava meglio individuato. In parecchie sequenze rifulge, infine, il talento di Imanol Arias, un George Raft dei Pirenei, capace di sulfuree cattiverie." (Gregorio Napoli, 'Il Giornale di Sicilia', 16 giugno 1997)