Adriano Doria, un giovane imprenditore di successo, si risveglia in una camera d'albergo chiusa dall'interno accanto al corpo senza vita della sua amante, l'affascinante fotografa Laura. Viene accusato di omicidio ma si dichiara innocente. Per difendersi, incarica la penalista Virginia Ferrara, famosa per non aver mai perso una causa. L'emergere di un testimone chiave e l'imminente interrogatorio che potrebbe condannarlo definitivamente, costringe Adriano e l'avvocato Ferrara a preparare in sole tre ore la strategia della sua difesa e a cercare la prova della sua innocenza. Spalle al muro, Adriano sarà costretto a raccontare tutta la verità.
SCHEDA FILM
Regia: Stefano Mordini
Attori: Riccardo Scamarcio - Adriano Doria, Miriam Leone - Laura Vitale, Fabrizio Bentivoglio - Tommaso Garri, Maria Paiato - Virginia Ferrara, Sara Cardinaletti - Sonia, Nicola Pannelli - Paolo, Sergio Romano - Agente interrogatorio, Paola Sambo - Avvocato, Gerardo De Blasio - Daniele Garri
Sceneggiatura: Stefano Mordini, Massimiliano Catoni
Fotografia: Gigi Martinucci
Musiche: Fabio Barovero - originali
Montaggio: Massimo Fiocchi
Scenografia: Paolo Bonfini
Costumi: Massimo Cantini Parrini
Suono: Francesco Liotard
Aiuto regia: Federico Giorgio Ridolfi
Durata: 102
Colore: C
Genere: THRILLER
Produzione: ROBERTO SESSA PER WARNER BROS. PICTURES, PICOMEDIA
Distribuzione: WARNER BROS. PICTURES
Data uscita: 2018-12-13
TRAILER
NOTE
- REALIZZATO IN COLLABORAZIONE CON TRENTINO FILM COMMISSION.
- CANDIDATO AL DAVID DONATELLO 2019 PER: MIGLIORE SCENEGGIATURA NON ORIGINALE.
- CANDIDATO NASTRI D'ARGENTO 2019 PER: MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA (RICCARDO SCAMARCIO), MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA (MARIA PAIATO).
CRITICA
"Copiato bene il giallo iberico (...). Thriller ricco di colpi di scena, capace di sorprendere ad ogni scena. Peccato, però, sia il remake identico del film spagnolo Contrattempo, visibile su Netfiix." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 13 dicembre 2018)
"Alla fiera dei colpi di scena colpevole o innocente? Se uno vuole, qui ci trova il bigino di omissioni, simulazioni, false piste, inversioni, menzogne, flashback infedeli eccetera della storia del thriller, da Hitchcock a Mamet. Il problema è che, già in sceneggiatura, sono pigiati tutti insieme in una sorta di freezer emotivo per fare postmoderno. (...) Spreco di buone energie se lo spettatore si chiede: ma davvero un vip va a ficcarsi in un casino simile per un cervo che attraversa la strada e provoca il morto? La montagna partorisce il topolino." (Silvio Danese, 'Nazione-Carlino-Giorno', 13 dicembre 2018)