Il seminarista

Italia, fine anni Cinquanta. Sin da bambino Guido ha sognato di diventare sacerdote e per realizzare il suo desiderio, all'età di 10 anni è entrato al Seminario minore cattolico e vi è rimasto fino all'età di 18 anni. Nel corso degli anni, però, Guido è diventato consapevole che per essere un bravo seminarista bisogna piegarsi a una rigida educazione - che prevede la repressione sessuofobica degli istinti e dei sentimenti - e a un inflessibile sistema gerarchico, che obbliga a osservare rigidamente i regolamenti, obbedire ciecamente ai superiori e a non pensare con la propria testa. Regole e indottrinamenti che mettono in secondo piano la solidarietà verso i più deboli, che per Guido è il più importante dei comandamenti. Il confronto con una realtà ben diversa da quella immaginata e una serie di eventi imprevedibili, porteranno il ragazzo a fare un'importante scelta di vita.