Uno studioso inglese si reca in spedizione nel Sahara per scoprire il segreto della montagna parlante. Anche un terribile sceicco e un capitano della Legione Straniera hanno il suo stesso obiettivo. Desmond riesce ad arrivare prima degli altri, ma paga la preziosa scoperta con la perdita della vista. Solo l'amore di Anthea, la regina dei guerrieri della montagna parlante, gli farà riottenere la vista e lo aiuterà a combattere.
SCHEDA FILM
Regia: Alberto Negrin
Attori: Michael York - Desmond Jordan, Ben Kingsley - Sholomon, Miguel Bosé - El Halem, James Farentino - Califfo Di Timbuktu, Andie MacDowell - Anthea, Ana Obregón - Tamamet, Mathilda May - Myriam, David Soul - Luogotenente Ryker, Diego Abatantuono - Orso, Il Disertore, Delia Boccardo - Jasmine, Daniel Olbrychski - Hared, Il Cieco, William McNamara - Philip, Itaco Nardulli - Kerim, Jean-Pierre Cassel - De Brosse
Soggetto: Emilio Salgari
Sceneggiatura: Nicola Badalucco, Sergio Donati, Alberto Negrin
Fotografia: Daniele Nannuzzi
Musiche: Ennio Morricone
Montaggio: Mario Morra
Scenografia: Dante Ferretti
Costumi: Alberto Verso
Effetti: Adriano Pischiutta, Giancarlo Mancini
Altri titoli:
THE SECRET OF THE SAHARA
DAS GEHEIMNIS DER SAHARA
Durata: 120
Colore: C
Genere: AVVENTURA
Specifiche tecniche: PANORAMICA, 35 MM
Tratto da: BASATO SUI LIBRI DI EMILIO SALGARI
Produzione: ALESSANDRO FRACASSI PER RACIN PICTURE, SPAGNA/ITALIA/FRANCIA
Distribuzione: VISION (SPAGNA) - IMAGE, IMPACT VIDEO
NOTE
- FILM TRATTO DALLA MINISERIE TV
- ARREDAMENTO: FRANCESCA LO SCHIAVO.
CRITICA
"Dalla televisione al cinema. Comincia a succedere e, a quanto mi dicono, succederà sempre di più, per una nuova formula produttiva che certi prodotti preferisce ormai sottoporli prima al pubblico televisivo e poi a quello cinematografico. Di questo 'Segreto del Sahara', quando è stato proiettato l'inverno scorso a puntate su Raiuno, vi ho già detto. Adesso lo hanno condensato, sveltito e forse, dal punto di vista delle cadenze narrative, migliorato. Anche se lo schema resta macchinoso e, pur dicendosi derivato dal romanzi africani, di Emilio Salgari, rivela soprattutto un tentativo scoperto di imitare, senza molto riuscirvi, i più recenti film avventurosi hollywoodiani, primi fra tutti quelli di Spielberg per Indiana Jones." (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo', 30 Maggio 1988)