IL SANGUINARIO

SITTING TARGET

GRAN BRETAGNA 1972
Harry Lomart, condannato a una lunga pena detentiva per una rapina con omicidio, viene a sapere che sua moglie Pat lo tradisce con il capo della polizia. Suo unico scopo diventa quello di evadere per ucciderlo. Riuscito a fuggire dal carcere in compagnia di un altro recluso, Burdie Williams, raggiunge Londra. La sua abitazione, però, è sorvegliata dalla polizia, per cui egli si vede costretto, dopo aver ucciso due agenti, a rifugiarsi in casa di un presunto amico. Costui tenta di disfarsi di Harry e di Burdie denunciandoli alla polizia, ma viene ucciso. Recuperato la refurtiva della rapina, duecentomila dollari, Harry s'apposta per colpire la moglie con un'arma a cannocchiale: è convinto di essersi vendicato, ma ammazza una donna poliziotto, addetta alla sorveglianza di Pat. A questo punto, Burdie lo stordisce, gli strappa la borsa con i dollari e fugge, per raggiungere Pat, con la quale è in combutta. Riavutosi in tempo, Harry insegue i due, che scappano in auto. L'inseguimento termina con un incidente, in cui Pat muore. Ucciso Brudie, Harry perisce volontariamente nell'auto in fiamme, accanto a cadavere di sua moglie.
SCHEDA FILM

Regia: Douglas Hickox

Attori: Oliver Reed - Harry Lomart, Jill St. John - Pat Lomart, Ian McShane - Birdy Williams, Edward Woodward - Ispettore Milton, Frank Finlay - Marty Gold, Freddie Jones - Macneil, Jill Townsend - Maureen, Robert Beatty - Gun Dealer, Tony Beckley - Soapy Tucker, Mike Pratt - Guardia Carceraria

Soggetto: Laurence Henderson

Sceneggiatura: Alexander Jacobs

Fotografia: Ted Scaife

Musiche: Stanley Myers

Montaggio: John Glen

Scenografia: John Barry (II)

Costumi: Emma Porteus

Effetti: John Stears

Durata: 93

Colore: C

Genere: NOIR

Specifiche tecniche: 35 MM, TECHNICOLOR, METROCOLOR

Tratto da: ROMANZO DI LAURENCE HENDERSON

Produzione: BARRY J. KULICK PER MGM, PEERFORD LTD.

Distribuzione: MGM - MGM HOME ENTERTAINMENT

NOTE
- LO SCENOGRAFO JOHN BARRY (I) E' ACCREDITATO COME JONATHAN BARRY.
CRITICA
"Incentrato sulla figura di un galeotto che, anziché esser stato cambiato in meglio dalla lunga pena, ha concentrato in prigione il suo odio ed è evaso con una disperata volontà di vendetta nei confronti della moglie e di coloro che con essa l'hanno tradito, questo film spreca la sua tecnica abbastanza agguerrita nella descrizione minuta di fatti e di persone estremamente disgustosi." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 73, 1972)