IL RAGNO E LA MOSCA

A Parigi un misterioso ladro scassina le casseforti delle banche e degli uffici, senza lasciar traccia di sé. Maubert, capo dell'ufficio investigativo, è convinto che lo scassinatore sia un giovane di buona, famiglia, tale Filippo Ledocq; ma non ha prove che gli consentano d'arrestarlo e di metterlo in stato di accusa. La lotta che si svolge tra i due uomini, per quanto serrata, non ha nulla di odioso: si stabilisce anzi tra loro uno strano rapporto di simpatia. Finalmente Maubert, con uno strattagemma, può cogliere Ledocq con le mani nel sacco e lo arresta. Il ladro viene condannato a cinque anni di carcere. Intanto scoppia la prima guerra mondiale: Maubert, che è alle dipendenze del Servizio Segreto dell'esercito, viene incaricato d'una missione pericolosa. Si tratta d'impadronirsi d'importanti documenti, che si trovano nella cassaforte della Legazione tedesca in Svizzera, senza lasciar traccia d'effrazione. Col permesso del Ministro della guerra, Maubert ne incarica Ledocq. L'operazione riesce felicemente: Ledocq, riabilitato, s'arruola in un battaglione che parte per il fronte.