Robin Lee Graham, un giovanottone robusto di 17 anni, parte da Los Angeles sulla "Dove" per un viaggio solitario di circumnavigazione del globo terrestre. L'impresa, osteggiata dalla madre, è stata studiata insieme a Mr. Graham, navigatore mancato, che in tal modo vuole che il figlio esplori "non il mondo, ma se stesso". In realtà il viaggio, iniziato con sfacciata fortuna, un poco alla volta mette il ragazzo di fronte a diverse ardue scelte. Incontrata la stravagante Patti Rattere, americana 19enne che dopo un anno ha lasciato l'università per vagabondare, Robin vorrebbe desistere ma poi riprende sia perché stimolato dalla nuova amica, sia perché pressato dalle lettere del padre e dal contratto con un giornale finanziatore a scopo di esclusiva. La maggiore difficoltà viene incontrata dal "navigatore solitario", quando, in pieno Atlantico, si trova alla deriva per 22 giorni senza benzina e senza un alito di vento. Raggiunto l'Ecuador e sposata Patti, Robin viene inviato dal padre da vendere la barca, avendo ormai dimostrato "che la natura umana non si arrende mai". Ma il ragazzo, dopo un breve tentennamento, riprende il viaggio e lo conclude vittoriosamente.
SCHEDA FILM
Regia: Charles Jarrott
Attori: Joseph Bottoms - Robin Lee Graham, Deborah Raffin - Patti Ratteree, John McLiam - Lyle Graham, Dabney Coleman - Charles Huntley, John Anderson - Mike Turk, Colby Chester - Tom Barkley, Ivor Barry - Kenniston, Setoki Ceinaturoga - Fijian, Apenisa Naigulevu - Capitano della nave, Reverend Nikula - Ministro, John Meillon - Tim
Soggetto: Derek Gill, Robin Lee Graham
Sceneggiatura: Peter S. Beagle, Adam Kennedy
Fotografia: Sven Nykvist
Musiche: John Barry
Montaggio: John Jympson
Scenografia: Peter Lamont
Effetti: Norman O. Olsen
Durata: 110
Colore: C
Genere: AVVENTURA
Specifiche tecniche: 35 MM, PANAVISION, TECHNICOLOR
Tratto da: "Il viaggio di Dove" di Derek Gill, Robin Lee Graham
Produzione: GREGORY PECK PER PARAMOUNT PICTURES, ST. GEORGE
Distribuzione: REGIONALE
NOTE
- GOLDEN GLOBE 1975 A JOSEPH BOTTOMS COME MIGLIORE ATTORE RIVELAZIONE.
CRITICA
"Il film è chiaramente un'allegoria della vita umana, delle difficoltà che riserba al giovane che la intraprende, del coraggio che certe scelte richiedono per condurre a termine il proprio destino con onore. Solo se la pellicola viene letta in chiave, si può dare credito alla narrazione che come una favola didattica propone diversi valori, mentre come racconto realistico peccherebbe di 'trionfalismo all'americana' e di incredibilità." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 78, 1975)