Juju, giovanotto scansafatiche, ubriacone, ma di cuore tenero, vive nel quartiere dei lillà, alla periferia di Parigi. Abita in un tugurio, con la madre, che compra e vende vestiti usati, e la sorella sarta. Juju ha un amico, suonatore di chitarra, detto l'"Artista", che vive solo in una casetta al margine di un prato. Una mattina la polizia, inseguendo il fuorilegge Barbier, responsabile di vari omicidi, fa una serie di perquisizioni nel quartiere dei lillà. Approfittando della confusione, Juju ruba alcune scatole di fegato d'oca nella bottega di un droghiere e le porta in casa dell'amico "Artista". Quando le guardie che cercano Barbier s'avvicinano alla casa, i due amici gettano le scatole dalla finestra, poi, partiti i poliziotti, s'affrettano a recuperarle; ma, ritornati in casa, hanno la sorpresa di trovarvi un giovane che, col mitra spianato, li invita a tacere. È Barbier, che i due amici sono costretti a nascondere in cantina. Il bandito è febbricitante e i due amici devono curarlo, poi, quando sta bene, devono procurargli un apparecchio radio e un passaporto falso. Maria, la figlia di Alfonso, il padrone della bettola frequentata da Juju e dall'"Artista", ha letto sui giornali il racconto delle gesta di Barbier, accompagnato dalla fotografia del bel bandito, e ne è rimasta affascinata. Da vari indizi comprende che Barbier dev'essere nascosto nella casa dell'"Artista" e riesce ad averne la conferma da Juju, innamorato di lei. Approfittando della assenza dell'"Artista", Maria penetra nel rifugio del bandito: ella vuol parlare a Barbier, il quale sta per ucciderla, ma poi finge di essersi innamorato di lei e la bacia. Ella se ne va col cuore sconvolto e ritorna poi a fargli visita quando l'"Artista" e Juju sono assenti. Intanto i due amici hanno procurato a Barbier il passaporto falso: il bandito fuggirà con Maria, che provvederà al denaro necessario, rubandolo al padre. Quando Barbier confessa cinicamente a Juju di aver corteggiato Maria, che non ama, solo per aver da lei il denaro, Juju si infuria. Egli non permette che Maria sia ingannata: salta addosso al bandito che nella colluttazione resta ucciso.
SCHEDA FILM
Regia: René Clair
Attori: Pierre Brasseur - Juju, Georges Brassens - L'Artista, Henri Vidal - Pierre Barbier, Dany Carrel - Maria, Raymond Buissieres - Alphonse, Gabrielle Fontan - Sig.ra Sabatier, Annette Poivre - Nenette, Georges Amedée - Paulo, Alain Buvette - Amico di Paulo, Georges Bugette - Brigadiere, Alice Tissot - La portiera, Georges Bever - Il farmacista, Gérard Buhr - Un ispettore, Georges Sylvain, Albert Michel, Paul Faivre, Teddy Bilis
Soggetto: René Fallet - romanzo
Sceneggiatura: René Clair - dialoghi, Jean Aurel
Fotografia: Robert Lefebvre, Albert Militon - non accreditato
Musiche: Georges Brassens
Montaggio: Louisette Hautecoeur
Scenografia: Léon Barsacq
Costumi: Rosine Delamare
Effetti: Lax
Aiuto regia: Serge Vallin, Michel Wyn
Altri titoli:
The Gates of Paris
Gate of Lilacs
Durata: 96
Colore: B/N
Genere: DRAMMATICO COMMEDIA
Tratto da: romanzo "La Grande Ceinture" di René Fallet
Produzione: RENE' CLAIR E ANDRE' DAVEN PER FILMSONOR, CINETEL, S.E.C.A., RIZZOLI FILM
Distribuzione: CINERIZ - MONDADORI VIDEO
NOTE
- PRESENTATO ALL'OSCAR 1958 COME MIGLIOR FILM FRANCESE.
CRITICA
"Nel raccontare una semplice storia, il regista con la sua maestria e la sua raffinata sensibilità ha realizzato un ottimo film, che interessa soprattutto per lo studio dei personaggi e dell'ambiente. Efficace l'interpretazione, ottima la fotografia, appropriato il commento musicale." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 42, 1957)