Il difficile passaggio dall'adolescenza all'età adulta - raccontato attraverso la metafora del solstizio d'inverno - del giovane Valerio, solitario, emarginato e incapace di comunicare agli altri il suo dolore.
SCHEDA FILM
Regia: Mirko Locatelli
Attori: Mattia De Gasperis - Valerio, Michela Cova - Michela, Andrea Semeghini - Matteo, Alberto Gerundo - Daniele, Teresa Patrignani - Madre di Valerio, Giuseppe Cederna - Istruttore di nuoto
Sceneggiatura: Giuditta Tarantelli, Mirko Locatelli
Fotografia: Ugo Carlevaro
Musiche: Giovanni Sollima
Montaggio: Mirko Locatelli
Scenografia: Gian Antonio Fusar Poli
Suono: Brigitta Pasquadibisceglie - presa diretta
Altri titoli:
The First Day of Winter
Durata: 88
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: DCP
Produzione: OFFICINA FILM, DENEB MEDIA
Distribuzione: OFFICINA FILM (2009)
Data uscita: 2009-03-27
NOTE
- IN CONCORSO ALLA 65. MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2008) NELLA SEZIONE 'ORIZZONTI'.
CRITICA
"E' un cinema molto 'fisico' quello che cerca il regista in questo suo film, una produzione indipendente, e anche eccentrica rispetto alle abitudini più diffuse del cinema italiano di questi ultimi anni. Che da questa fisicità lascia affiorare la poesia e la sua relazione col mondo, muovendosi in un orizzonte aperto nonostante la sua claustrofobia narrativa, che non vuole spiegare ma narra disseminando tracce per chi guarda. (...) Locatelli usa il cinema con semplicità lucida, e la tenerezza necessaria per la storia e per i suoi personaggi, il loro movimento, i loro limiti, la loro crudele fragilità". (Cristina Piccino, 'Il Manifesto', 6 settembre 2008)
"La tragedia è dietro l'angolo e la cinepresa digitale di Locatelli è pronta a filmarla con composta attenzione. Mai con partecipazione emotiva. E' un cinema alieno per un italiano. Ricorda il nord di ghiaccio della Marina Spada del notevole 'Come l'ombra' e il disagio giovanile pedinato dal Van Sant di 'Elephant'. Viene voglia di vedere altri film di questo disincantato cineasta milanese classe 1974." (Francesco Alò, Il Messaggero', 3 aprile 2009)