Un viaggio attraverso il mondo degli uccelli migratori. Chi sono, dove vanno e perché ogni anno percorrono le stesse migliaia di chilometri per raggiungere le loro destinazioni al cambio delle stagioni, sfidando ogni sorta di pericolo e di intemperie. Il documentario porta lo spettatore alla scoperta di un pianeta libero e senza confini.
SCHEDA FILM
Regia: Jacques Perrin, Jacques Cluzaud, Michel Debats
Soggetto: Valentine Perrin - idea
Sceneggiatura: Jacques Perrin, Stéphane Durand, Francis Roux
Fotografia: Michel Benjamin, Sylvie Carcedo-Dreujou, Laurent Charbonnier, Luc Drion, Laurent Fleutot, Philippe Garguil, Dominique Gentil, Bernard Lutic, Thierry Machado, Stéphane Martin, Fabrice Moindrot, Ernst Sasse, Michel Terrasse, Thierry Thomas
Musiche: Bruno Coulais
Montaggio: Marie-Josèphe Yoyotte
Scenografia: Régis Nicolino
Effetti: Nicolas David, Manfred Büttner
Altri titoli:
The Travelling Birds
Winged Migration
Nómadas del viento
Nomaden der Lüfte
Nomaden der Lüfte - Das Geheimnis der Zugvögel
Durata: 92
Colore: C
Genere: AVVENTURA DRAMMATICO DOCUMENTARIO MUSICALE
Produzione: BAC FILM, CNC, EYESCREEN S.R.L., FILMSTIFTUNG NORDRHEIN-WESTFALEN, F. 2 CINEMA, F.3 CINEMA, GALATEE FILMS, LE STUDIO CANAL+, LES PRODUCTIONS JMH,, LES PRODUCTIONS DE LA GUEVILLE, PANDORA FILMPRODUKTION, TELEVISION SUISSE-ROMANDE, WANDA VISION S.A.
Distribuzione: LUCKY RED, DVD: LUCKY RED
NOTE
- NELLA VERSIONE ORIGINALE LA VOCE NARRANTE E' DI JACQUES PERRIN.
- QUESTO FILM E' STATO REALIZZATO CON UNA RIGOROSA CURA ETICA NEI CONFRONTI DEL MONDO ANIMALE, CON L'AUSPICIO DEL MUSEUM NATIONAL D'HISTOIRE NATURELLE, DI BIRDLIFE INTERNATIONAL, DELLA LEGA PROTETTRICE DEGLI UCCELLI, DEL GRUPPO ORNITOLOGICO DI NORMANDIA E DEI FONDI MONDIALI PER LA NATURA (WWF).
- LA SCENA DI CACCIA E' UN SERVIZIO REALIZZATO IN AMERICA DEL NORD, IN UN LUOGO IN CUI VIENE PRATICATA OGNI ANNO.
- MUSICA ORIGINALE COMPOSTA E DIRETTA DA: BRUNO COULAIS, NICK CAVE, ROBERT WYATT, IL GRUPPO A FILETTA, IL QUARTETTO BULGARKA, IL CORO LYLIANA BOTCHEVA, CORO DI BASSI DI SOFIA, GURGON KYAP, L'ORCHESTRA SINFONICA BULGARA, SIF 309.
CRITICA
"In principio era 'Microcosmos', documentario del '96 sugli insetti con l'attore Jacques Perrin in veste di narratore e produttore. 2002: Perrin torna come regista de 'Il popolo migratore'. Protagonisti: gli uccelli. 4 anni di riprese, 450 cameramen, 40 piloti di deltaplani per le sequenze aeree. Gli uccelli migrano per una promessa: tornare dove sono nati. Bello. Ma se Perrin fosse stato più epico (l'avventura di una sola specie senza voce off) e meno pedagogico, avremmo avuto un capolavoro. (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 15 novembre 2002)
"Quattro anni di lavorazione, 40 milioni di euro volati via, con la testa all'insù, per spiare i viaggi di uccelli abituati al rumore di mini aerei-detective. Un'altra scommessa vinta senza retorica, dopo 'Microcosmos', per imparare dai ritmi biologici un senso della libertà che ci riguarda, un allenamento per volare più in alto delle nostre ovvie piccolezze". (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 16 novembre 2002)
"E' un'avventura ecologica sui quattro grandi percorsi delle migrazioni, girata nel corso di anni di appostamenti, è una delle più emozionanti avventure documentarie del cinema, come 'Microcosmos', oggi potenziabile grazie alla tecnologia digitale. Qualche volta l'effetto speciale (il branco sugli sfondi raccordati) si sente. Ma chi ci fa caso?". (Silvio Danese, 'La Nazione', 22 novembre 2002)