Sandro, orfano di madre, cresce viziato dal padre generale. Un giorno, mentre va bighellonando con un coetaneo, vede un carretto con sopra un grosso pacco. Felice di poter fare un dispetto a qualcuno, dà una spinta al carretto, che precipita della scogliera e finisce in mare. Il carretto con il pacco, contenente lana filata, apparteneva a due poveri sposi, Attilio e Sabina: essi chiedono al generale il risarcimento del danno, ma Sandro nega di aver fatto precipitare il carretto, e i due vengono cacciati. Scoppia la guerra, il generale parte: Sandro, lasciato presso una zia, fugge e si reca al quartier generale. Ma una piccola azione di guerra lo spaventa tanto da indurlo a fuggire. Mentre fugge nella notte, trova asilo in una povera casa, che è quella d'Attilio. Questi, che fa il minatore, porta con sé il ragazzo e lo fa lavorare duramente. Sandro fugge, ma viene ripreso, insieme ad un amico, e rimesso al lavoro nella miniera. Attilio, assetato di vendetta, tenta di sopprimere i ragazzi, facendo esplodere una mina: ma egli stesso viene gravemente ferito, mentre i ragazzi restano miracolosamente incolumi. Attilio muore all'ospedale, si pente ed ottiene il perdono dei ragazzi e del generale.
SCHEDA FILM
Regia: Emilio Cordero
Attori: Regina Figini - La Zia, Arturo Pierucci - Attendente, Piero Cornamusi - Generale, Ezio Tugnoli - Enrico, Alda Dori - Sabina, Enrico Ameri - Vitale, Ezio Zagagnoli, Luciano Sandri - Sandro
Soggetto: Emilio Cordero
Sceneggiatura: Emilio Cordero
Fotografia: Massimo Dallamano
Musiche: Mario Nascimbene
Colore: B/N
Genere: DRAMMATICO
Produzione: R.E.F. - ZENITH
Distribuzione: HERALD - ZENITH
CRITICA
"La vicenda è artificiosa. Il film non vanta pregi artistici". (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 25, 1949)