Cresciuto con la mamma, proprietaria di una locanda sul pianeta minerario Montressor, l'adolescente scavezzacollo Jim Hawkins si mette spesso nei guai per le scorribande a bordo del suo Solar Surfer. Sin da piccolo, il ragazzo è affascinato dalle avventure dei pirati dello spazio - come il leggendario Capitano Flint - e dai cercatori di tesori, così, quando un'astronave precipita nelle vicinanze della locanda ed uno strano viaggiatore gli consegna un'antica sfera che custodisce una misteriosa mappa spaziale, il ragazzo decide di partire per andare alla ricerca del Pianeta del Tesoro. Ad accompagnarlo nella sua avventura c'è il dott. Doppler, un astronomo che si incarica di organizzare la spedizione prendendo in affitto il galeone spaziale R.L.S. Legacy, comandato dal Capitano Amelia, ed un equipaggio per governarlo. Una volta a bordo, con suo sommo rammarico Jim si vede relegato al ruolo di mozzo affidato alle cure del cuoco John Silver, un cyborg dall'aspetto minaccioso che prende però il ragazzo sotto la sua protezione. Durante il viaggio, però, la vera natura dell'equipaggio si rivelerà estremamente pericolosa e una volta giunti sul pianeta del Tesoro per Jim, Doppler e Amelia le cose si metteranno al peggio. Tuttavia, con laiuto di B.E.N., un robottino abbandonato da anni sul pianeta, Jim riuscirà a trovare il tesoro...
SCHEDA FILM
Regia: Ron Clements, John Musker
Soggetto: Robert Louis Stevenson - romanzo, Ron Clements, John Musker, Ted Elliott, Terry Rossio, Ken Harsha
Sceneggiatura: Ron Clements, John Musker, Rob Edwards
Musiche: James Newton Howard
Montaggio: Michael Kelly (II)
Scenografia: Steven Olds, Frank Nissen
Effetti: Walt Disney Feature Animation
Altri titoli:
Der Schatzplanet
La planète au trésor - Un nouvel univers
El planeta del tresor
Durata: 95
Colore: C
Genere: ANIMAZIONE AVVENTURA FANTASCIENZA FAMILY
Specifiche tecniche: 35 MM (1:1.85) - TECHNICOLOR
Tratto da: romanzo "L'isola del tesoro" (1882) di Robert Louis Stevenson
Produzione: WALT DISNEY PICTURES
Distribuzione: BUENA VISTA INTERNATIONAL ITALIA
Data uscita: 2002-12-20
NOTE
- CANDIDATO ALL'OSCAR 2003 COME MIGLIOR FILM D'ANIMAZIONE.
- VOCI DELLA VERSIONE ORIGINALE: JOSEPH GORDON-LEVITT (JIM HAWKINS), BRIAN MURRAY (JOHN SILVER), DAVID HYDE PIERCE (DOTTOR DOPPLER), MARTIN SHORT (B.E.N.), EMMA THOMPSON (CAPITANO AMELIA).
- NELLA VERSIONE ITALIANA LA VOCE DI B.E.N. E' DI MAURIZIO CROZZA.
CRITICA
"Inventivo e ben giocato, con protagonisti aggiornati al punto giusto per una fiaba diventata proverbiale, sospeso tra fantascienza e archeologia industriale, il film azzecca in particolare un personaggio, il simpatico Morph, dispettoso cucciolo di protoplasma che prende la forma di quel che lo circonda". (Piera Detassis 'Panorama', 5 dicembre 2002)
"Un cartoon riuscito a metà, con zone morte e un finale appassionato, dove i caratteristi più cordiali sono la gatta Capitano Amelia e il plasmatico fantasmino Murph, la vera trovata, con la sua capacità di mimetizzarsi e cambiar forma e dimensione. E non manca la canzoncina 'Ci sono anch'io', cantata da Max Pezzali". (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 14 dicembre 2002)
"Dopo il semplice, ma efficace, ritorno all'acquerello di 'Lilo & Stitch' e dopo l'effetto revival de 'Il ritorno all'Isola che non c'è', la Disney sposa disegno a mano e vertiginosi effetti digitali per 'Il pianeta del tesoro', più che interessante adattamento del capolavoro letterario di Robert Louis Stevenson datato 1882. I registi John Musker e Ron Clements hanno classe da vendere. La prova è trasportare un'ambientazione di fine '800 in un futuro sporco e disordinato alla George Lucas, senza tradire di una virgola lo spirito del romanzo di Stevenson. (...) Ma c'è ancora spazio per cartoni così eleganti e romantici nell'epoca di 'Shrek'? A vedere gli incassi in Usa, no. Ottime le spalle comiche Morph e l'androide B.E.N, a cui dà voce un delirante, ma assolutamente geniale, Maurizio Crozza". (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 20 dicembre 2002)
"'Meticciare' due mitologie - quella dei pirati e quella dello spazio - era, a priori, un obiettivo difficile. Il cartoon non s'impegna troppo: invece di puntare sull'epica o sulle emozioni, si limita ad allineare gli eventi intervallandoli con frequenti siparietti comici. Se il risultato non entusiasma, fa piacere registrare la rinnovata cura per l'animazione, i personaggi e le scene, che negli ultimi film Disney erano tirati via". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 20 dicembre 2002)