Il film parte da alcuni versi di Lucrezio, dal "De rerum natura", che proiettati all'inizio sullo schermo sembrano offrirci una prima chiave di lettura delle immagini che seguiranno: "Il nascere si ripete/di cosa in cosa/e la vita/a nessuno è data in proprietà/ma a tutti in uso". Si tratta dunque di un documentario attento di fenomeni e meraviglie della natura, offerto al nostro sguardo distratto di abitanti un mondo di plastica, che non sa più vedere né contemplare, e al nostro orecchio frastornato dai fragori, che non sa più ascoltare? Oppure si tratta di una "Weltanschaung" struggente e amara? Il cosmo è contemplato nel film nei suoi contrasti di tenera bellezza da una parte: lo sgelo, il fluire delle acque, la pioggia, la luce, il germogliare della vita, i colori, i fiori, le musiche raccolte e misteriose, le voci umane sommesse e senza parole, l'iridescenza dei riverberi, la dolcezza degli esseri che si cercano ... e dall'altra l'affannarsi, la fatica, l'avidità, le risse; l'aggressività dei moderni macchinari agricoli, che violentano le zolle e ingoiano i prodotti, la crudeltà della vita - animale e umana indistintamente - con la sopraffazione che sembra dominarla ... E poi le illusioni, il pianto, la solitudine dell'adolescenza e della vecchiaia il dissolversi di ogni cosa. E infine la morte, rappresentata dalle sequenze finali nella staticità del paesaggio irrigidito dal gelo e immerso nel grigio funereo della nebbia. Un arco di 24 ore? di quattro stagioni? di un'intera vita? o di secoli e millenni, con eventi, fatti, voci, gesti, passioni che si ripetono per generazioni e di cui non si coglie il perché?
SCHEDA FILM
Regia: Franco Piavoli
Soggetto: Franco Piavoli, Neria Poli
Sceneggiatura: Franco Piavoli
Fotografia: Franco Piavoli
Altri titoli:
Blue Planet
Durata: 90
Colore: C
Genere: DOCUMENTARIO
Produzione: SILVANO AGOSTI PER XI MARZO CINEMATOGRAFICA
Distribuzione: INDIPENDENTI REGIONALI (1982)
NOTE
- HANNO COLLABORATO: NERIA POLI, CARLO VENTIMIGLIA, PAOLA AGOSTI, SUSI GIGLIOLI, MARA SULIGOI, MARIOLINO ZAMARIOLA, CON IL MISSAGGIO DI FAUSTO ANCILLAI.
- MONTAGGIO SUONO: GIULIANA ZAMARIOLA.
- RIPRESE EFFETTUATE IN VALBRUNA, TRA BRESCIA E MANTOVA, CON ATTORI NON PROFESSIONISTI.
- NASTRO D'ARGENTO 1983 A FRANCO PIAVOLI COME MIGLIOR REGISTA ESORDIENTE.
CRITICA
"Primo lungometraggio di un autore italiano nascosto, una poesia discreta su ciò che vive a dispetto e nell'indifferenza di tutti, di là dalla città e tra gli alberi. Quasi un carpire con pudore il respiro nascosto della natura, i suoi flussi stagionali, le sue meraviglie inascoltate". ('Segnocinema')